Lezioni di tattica, docente Ancelotti: “Come annullare il Liverpool”
Quando si dice “una partita perfetta”. Napoli-Liverpool non avrà rispettato i pronostici di una gara spettacolare con tante azioni da gol e giocate sopraffine, visto il calibro dei protagonisti dei due reparti offensivi, ma è stata di certo l’esaltazione della tattica e delle doti di un allenatore eccelso come Carlo Ancelotti.
Vincere spesso e a qualsiasi latitudine europea non è mai un caso, sì il buon Carletto avrà anche avuto fior fiori di calciatori in rosa per raggiungere i traguardi più prestigiosi ma ha in più occasioni dimostrato di aver un gran talento nel preparare le gare importanti e nel leggere in corsa il loro andamento. La sfida al Liverpool ne è stato il perfetto esempio. Il Napoli ha concesso ai reds solo uno sterile possesso palla (comunque inferiore a quello degli azzurri in percentuale 55-45), Salah e compagni non sono mai riusciti a portare a termine una ripartenza e non sono mai stati in grado di tirare nello specchio della porta nel corso dell’intero match.
“Annullare l’avversario”, titolo di una lezione a Coverciano, docente Carlo Ancelotti, esempi video in aula relativi alla partita di Champions League del 3 ottobre 2018. Analizziamo meglio le scelte tattiche del tecnico di Reggiolo: Maksimović schierato come terzino destro, per lui il diktat (anomalo per il gioco solitamente voluto da Ancelotti) di non superare la metà campo, pronto a intervenire ogni qualvolta il Liverpool cerchi la ripartenza in velocità giocando la palla a sinistra per Mané. Difesa centrale classica con Albiol e Koulibaly, sulla sinistra Mário Rui. Per il portoghese libertà di movimento e di corsa e l’imperativo di creare sovrapposizioni e superiorità sul suo versante. Beh, tutto normale fino a qui. Ma affinché venga fuori una gara perfetta è fondamentale che tutti gli undici in campo sappiano cosa fare e che lo facciano bene. E allora ecco il movimento a scalare verso sinistra degli altri difensori quando Rui si ritrova avanzato, con Callejón e Allan pronti a ripiegare per coprire il buco a destra. La qualità a centrocampo portata da Hamšík e gli inserimenti di Fabián Ruiz fanno il resto, costringendo anche il Liverpool a coprirsi con attenzione. Il centrocampista spagnolo del Napoli non compie una gara memorabile ma i suoi movimenti senza palla risultano decisivi per mantenere guardinghi e bassi gli avversari. Il gol al 90′ la ciliegina sulla torta, non preparata dal mister ma che va a incastrarsi alla perfezione nel contesto, la mazzata definitiva che non dà neanche il tempo agli avversari per reagire.
E poi la corsa, tanta corsa e sacrificio di tutti gli azzurri. Spirito di sacrificio e unità del gruppo, consapevolezza dei propri mezzi, tutti fattori che si erano visti a intermittenza in questo inizio stagione ma che sembrano aver trovato il proprio completamento di crescita proprio nella gara contro il Liverpool. Ora serve la continuità perché, come testimoniato già da alcuni addetti ai lavori allo stadio e in tv, un Napoli così può togliersi davvero belle soddisfazioni e arrivare a vincere qualcosa. Ecco, un Napoli così. Durerà? Sarà lo standard? Difficile prevederlo, ma una certezza esiste e ha un nome e un cognome: Carlo Ancelotti.