Tredici lunghi anni. Durante i quali spesso l’Italia – vuoi per il ranking penalizzante, vuoi per l’eliminazione prematura durante i turni preliminari – ha presentato meno di quattro squadre ai nastri di partenza della Champions League. Tredici anni in cui le nostre formazioni non sono riuscite a conquistare tutte, contemporaneamente, la vittoria. Il sortilegio si è rotto finalmente stasera, quando Inter e Napoli hanno portato a compimento il filotto cominciato da ieri da Juventus e Roma.
Nella stagione 2005/06 partecipavano alla competizione europea più prestigiosa quattro squadre: Juventus, Milan, Inter e Udinese. Al termine della fase a gironi le prime tre conquistarono il pass per il turno a eliminazione diretta, mentre i friulani vennero “retrocessi” in Coppa UEFA. Ma il 22 e il 23 novembre, la quinta giornata per l’esattezza, uscì la quaterna vincente: la Juventus superò di misura il Bruges, l’Inter e il Milan rifilarono un 4-0 ad Artmedia e Fenerbahce, l’Udinese violò il campo del Panathinaikos per 2-1. La sorpresa maggiore arrivò proprio dalla Grecia, dove la squadra di Cosmi rinvigorì le sue speranze di qualificazione salvo poi ammainare bandiera bianca nell’ultima sfida, contro il Barcellona futuro campione d’Europa. Stasera invece la sorpresa più grande è arrivata dal San Paolo. Il Napoli ha battuto il Liverpool ma soprattutto è tornato in corsa in un girone difficilissimo, in cui gli inglesi e il Paris Saint-Germain sembravano essere, almeno alla vigilia, i sicuri padroni.
Ma non è il solo dato in comune. Tredici anni fa le reti realizzate complessivamente furono undici, quelle subite una sola. E stasera, oltre al ritorno dell’en plein, si è ripetuto anche quel numero: tre gol della Juve, cinque della Roma, due dell’Inter e uno del Napoli, a fronte del solo gol preso dai nerazzurri contro il PSV. Totale, undici gol fatti e uno preso. Stesso numero esatto. Il fato, quando ci si mette, sa essere precisissimo e spiritoso.