Quattro reti all’attivo, una partita convincente e, soprattutto, tre punti conquistati. Da questo Gennaro Gattuso e il suo Milan possono ricominciare a respirare, anche in vista del prossimo incontro di giovedì contro l’Olympiacos. Dopo giorni turbolenti e memori di un passato molto recente, i rossoneri hanno colorato la propria domenica sera con una vittoria per 4-1 sul campo del Sassuolo.
Non può bastare questo risultato positivo per fare del Milan una squadra compiuta, ma, sicuramente, avere bel tempo a Milanello non può che agevolare il prosieguo di una stagione che non ha ancora nulla di compromesso. Le speranze e gli obiettivi di inizio anno rimangono ancora intatti e sono stati più volte ribaditi anche recentemente, ma, fino a ieri, i più consideravano difficile per i rossoneri il raggiungimento del quarto posto. La convincente vittoria di ieri potrebbe permettere al Diavolo di mettersi in scia di Inter e Roma e di rimanere pienamente in corsa. Le note positive sono diverse e vale la pena di raccoglierle. Innanzitutto, nonostante l’assenza di Higuaín, i suoi compagni sono riusciti a segnare per ben 4 volte, come difficilmente ci si aspettava alla vigilia, anche analizzando quanto accaduto giovedì scorso a Empoli.
Inoltre, ieri sera il Milan ha avuto nei singoli la nota più positiva. Primo fra tutti Suso: lo spagnolo, che non segnava addirittura dallo scorso 4 febbraio, ha segnato quel secondo gol che molti tifosi rossoneri vedevano come un miraggio. Infatti, dopo le rimonte delle scorse uscite, Gattuso aveva sottolineato la necessità di segnare più di un gol di vantaggio degli avversari per non rischiare di essere ripresi in continuazione. La doppietta, fra l’altro, era stata anticipata nel primo tempo da un’altra grande giocata che si era però spenta sulla traversa. A Gattuso va dato il merito di non aver mai tolto fiducia al numero 8, che dopo diverse partite altalenanti può finalmente sperare di continuare nel suo importante percorso di crescita, che lo ha visto passare dalla panchina, anzi dalla tribuna, di Anfield, all’inamovibilità nell’undici del Milan.
Oltre a Suso, un altro spagnolo si è preso ieri sera i suoi primi applausi dai tifosi rossoneri. Stiamo parlando di Samuel Castillejo, scelto da Gattuso come numero 9 nel tridente del 4-3-3 del Milan. La capacità dell’ex Villareal di svariare su tutto il fronte d’attacco è stata determinante per scardinare i meccanismi della difesa del Sassuolo e ha permesso anche a Suso e a Çalhanoğlu di essere più pericolosi. Il suo primo gol in Italia e le varie soluzioni cercate hanno fatto breccia nel suo allenatore, che lo ha elogiato al termine della partita, sostenendo indispensabile per tutto il Milan il suo apporto sul fronte d’attacco.
Nella lista dei giocatori singoli che più hanno convinto non può mancare Franck Kessié. Nonostante il suo percorso di crescita sia ancora in piena evoluzione, l’ivoriano è un altro punto fermo di Gattuso, che impazzisce per la sua capacità di fare il tipo di azioni che abbiamo potuto vedere ieri in occasione del vantaggio rossonero: palla sradicata dai piedi di Locatelli, ripartenza veloce e forzosa, ricerca prepotente di spazio e tiro che non lascia scampo al portiere. L’allenatore del Milan lo ha ripetuto più volte: dalle prestazioni di Kessiè passano le partite di tutta la squadra.
Al di là delle note positive, i problemi di questa squadra sono ancora diversi e alcuni sono stati ben visibili anche al Mapei Stadium. Primo fra tutti, il fatto che anche ieri sera il Milan ha subito gol. Oltre a detenere il dubbio record di aver preso gol in ognuna delle partite giocate in questo campionato, i rossoneri continuano a dimostrarsi deboli in difesa. Più volte nel corso della stagione Romagnoli e colleghi hanno avuto difficoltà nel momento in cui gli avversari hanno alzato il baricentro e, anche nella sfida di ieri, sullo 0-0 il Sassuolo ha graziato il Milan in diverse occasioni. Per Gattuso il lavoro in questa fase dovrà intensificarsi, perché nella lotta per il quarto posto non è ammesso subire gol in ogni partita.
La seconda annotazione negativa riguarda il fatto che tutti e quattro i gol sono nati da tiri da fuori area. A livello tecnico, chiaramente, questo li ha resi più godibili, ma per un allenatore di calcio ciò dà anche del materiale su cui lavorare. Infatti, nessuna rete è partita da una vera e propria manovra offensiva presumibilmente costruita in allenamento, ma, piuttosto, da splendide giocate di singoli di cui abbiamo già manifestato le abilità poco sopra. Certamente l’assenza di Higuaín ha rappresentato una difficoltà ulteriore, ma, anche con El Pipita il tridente del Diavolo non ha ancora espresso il massimo della sua potenzialità.