Poker di vittorie interne per la Fiorentina. Ma quante polemiche per quel rigore
E per la Fiorentina arrivò la quarta vittoria interna consecutiva. Un successo in cui non tutto è filato liscio tra polemiche per un rigore troppo generoso, di compensazione per le vicende di Milano secondo alcuni, e una prestazione opaca, poco brillante, in sofferenza. I viola giocano una prima frazione schiacciata, in balia del possesso palla atalantino. Zapata è uno uomo difficile e la coppia centrale deve studiare a lungo il gigante orobico prima di prendere le dovute contromisure. Biraghi fatica a mettere dentro un buon cross dalla sinistra, mentre Gerson appare spaesato e sempre in ritardo in mezzo al campo. A complicare le cose ci si mette anche l’infortunio di Benassi alla mezz’ora. La prima frazione scivola via con poche opportunità da rete da entrambe le parti per uno 0-0 che alla fine è risultato più giusto: ai punti però sono gli ospiti ad avere la meglio mostrando più personalità a centrocampo e una freschezza maggiore nonostante il grande caldo.
Nella ripresa qualcosa cambia nei padroni casa con un baricentro più alto e un Mirallas a rendere più frizzante la corsia di sinistra al posto di uno svogliato Pjaca. A sbloccare la partita ci pensa la solita invenzione di un Chiesa, che oggi ha faticato per poter dire la sua in questa partita. Notevole il movimento del talento viola con cui aggira ben due giocatori, costruendosi un corridoio sulla corsia mancina e facendo girare a vuoto Toloi. Il resto è stato un contatto in area su cui Chiesa va giù decretando il calcio di rigore. Una decisione che ha lasciato non poche perplessità: Chiesa si ferma e attende il suo avversario, ma si fa fatica a vedere un contatto netto tale da decretare la massima punizione. Non si comprende anche la scelta del direttore di gara di non affidarsi al VAR. Il gol di Veretout comunque ha permesso alla Fiorentina di avere un pizzico di fiducia in più e reggere la reazione orobica con una a difesa rinforzata a cinque dall’ingresso di Laurini. La rete di Biraghi su punizione è poi il tocco definitivo per mettere a tacere qualsiasi possibilità di recupero per gli ospiti.
Poker di vittorie al Franchi per la Fiorentina anche se le gara di oggi ha fatto sbuffare più di una persona. La squadra ha concesso troppo giocando con un baricentro troppo basso e un Veretout più intento a difendere che a far ripartire l’azione. Gerson e Pjaca sono stati tra i peggiori in campo, mentre la difesa centrale ha saputo contenere i pericoli di un attacco, che puntava molto sulla forza fisica di Zapata e la velocità del Papu Gomez. Restando i problemi a centrocampo e l’infortunio di Benassi, da valutare, non aiuta molto perché stiamo parlando di una mezzala adatta a far avanzare per vie verticali la squadra. C’è però il lato positivo di un pubblico sempre più unito con questo squadra a e pronto a supportarlo: un fattore da non sottovalutare in un ambiente dove si è vissuto a lungo lo scontro tra curva e patron Della Valle.