Dottor Jekyll e Mister Hyde
E’ un Brescia dai mille volti quello di inizio stagione, tanto bello in attacco quanto fragile in difesa. Cellino poi ha voluto esonerare Suazo dopo sole tre giornate rimpiazzandolo con Corini che dovrà immediatamente invertire la rotta.
Due punti in tre partite per una squadra costruita in estate con il chiaro intento di militare nelle zone alte di classifica con l’eliminazione al secondo turno di Coppa Italia a peggiorare ulteriormente la situazione. Cellino era stato chiaro a inizio ritiro: “Mi assumo io la responsabilità di tutto, quest’anno la squadra è costruita in maniera perfetta”. Detto fatto, il patron non è rimasto soddisfatto dei due pareggi casalinghi contro Perugia e Pescara e primo scossone già arrivato: Suazo, fortemente voluto proprio da Cellino, esonerato e sostituito da Eugenio Corini, ex allenatore di Palermo e Novara oltre che bresciano di nascita.
L’arrivo di Tremolada, Morosini e soprattutto Donnarumma hanno fatto sognare i tifosi, ma le prime partite sono state tutt’altro che positive: la squadra non è in grado di mantenere il vantaggio (sempre ripresa in tutti gli incontri) e nelle due partite casalinghe la doccia gelata nei minuti finali ha fatto arrabbiare il presidente.
La difesa è sicuramente il punto debole e, complici l’infortunio di Lancini e la squalifica di Gastaldello, gli uomini nel reparto arretrato sono contati. La diga a centrocampo è comandata dal giovanissimo Sandro Tonali, giocatore sul quale hanno messo gli occhi i più grandi club europei, coadiuvato da Bisoli e Ndoj, sempre in cerca della consacrazione a livello cadetto.
In avanti, dopo l’addio di Caracciolo, il reparto è stato rinforzato e può essere considerato uno dei tre migliori attacchi di tutta la Serie B: Morosini, Torregrossa, Donnarumma, Spalek e Tremolada rappresentano una garanzia che però non è ancora riuscita a sfondare.
L’allenatore sicuramente ci ha messo del suo: poca personalità alla sua prima esperienza in prima squadra e troppi cambi di formazione non premiando una continuità che deve essere fondamentale in un campionato lungo come quello cadetto. Suazo è stato scelto da Cellino, quindo la colpa prima di tutto va data a lui: i tifosi per ora restano calmi sapendo i tanti soldi spesi dal presidente, ma la pazienza in una piazza esigente come quella bresciana non è eterna.
Corini avrà quindi un compito fondamentale: trovare un gioco per valorizzare al massimo la potenza offensiva del Brescia e soprattutto coordinare al meglio la fase difensiva per soffrire meno contro avversari che non sono parsi di certo irresistibili.
Bello in attacco, brutto in difesa: è un Brescia che deve ancora trovare la sua giusta trasformazione.