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Il Milan vince di misura col Dudelange: il bilancio della trasferta in Lussemburgo

Dal punto di vista dei risultati la stagione europea del Milan inizia nel migliore dei modi: nella prima giornata della fase a gironi di Europa League i rossoneri si sono imposti per 1-0 contro il modesto Dudelange, riuscendo a ottenere i tre punti nonostante una squadra imbottita di riserve.

Decisiva la rete al 59′ di Higuaín, che ha letteralmente trascinato i suoi compagni verso il successo: l’argentino ha fatto vedere in campo tutte le sue qualità da centravanti, sfiorando il gol più volte e soprattutto dimostrando tutto il suo attaccamento alla causa, insistendo nel cercare di sbloccare la gara più di tutti i suoi compagni, che parevano avere in mente invece pensieri come “tanto prima o poi la vinciamo” e che, di conseguenza, avrebbero potuto riservare spiacevoli inconvenienti.

Positiva anche la prova dei centrali difensivi: se Romagnoli ha alzato il suo rendimento nell’ultimo anno e lo ha mantenuto costante, Gattuso ha avuto risposte positive anche da Caldara, che a parte un’occasione in cui ha sbagliato un controllo a seguire ma le responsabilità sono soprattutto da accollare ad Abate, autore davvero di un brutto passaggio, non ha demeritato e ha fatto intendere che in rossonero ha intrapreso un percorso di crescita che lo porterà, col passare degli allenamenti e delle partite, a offrire prestazioni di livello con continuità.

Quello di ieri, con Bakayoko, Mauri e Bertolacci, era un centrocampo sperimentale ma effettivamente l’esperimento non ha funzionato: il Milan era chiamato a fare la differenza soprattutto in mezzo al campo e l’apporto dei suoi centrocampisti è mancato per gran parte del primo tempo, se consideriamo anche che spesso sono stati sbagliati i tempi nel pressare e chiudere gli spazi agli avversari.

Rimandato invece Castillejo, che nella prima frazione di gioco ha combinato ben poco, mentre nella seconda è riuscito ad alzare la qualità delle sue giocate creando più di qualche grattacapo agli avversari; inutile dire che debba migliorare, però quanto meno dovrà decidere cosa vorrà fare “da grande” in rossonero: si accontenterà di essere una semplice riserva e un buono spaccapartite o magari vorrà dare un qualcosa in più alla causa rossonera?