Fiorentina-Spal, quarta contro seconda in classifica. Difficile da pensare a inizio campionato eppure dopo appena quattro giornate di campionato il trend delle due compagini è andato ben oltre le aspettative. Tre vittorie e un solo gol subito per gli estensi al loro secondo anno consecutivo nella massima serie, due vittorie casalinghe nelle prime uscite per i viola. Lo scorso anno la Spal tornò da Firenze con un prezioso pareggio a reti bianche in una gara in cui la Fiorentina riuscì a concretizzare poco. Quest’anno si gioca alle 18 di sabato pomeriggio, orario ritenuto molto scomodo dal tecnico Stefano Pioli vista la distanza ravvicinata con il recupero di campionato di Genova. Il problema degli orari e degli intrecci di calendario è sempre più forte e questo ulteriore spezzatino che comporta match di lunedì e di venerdì di certo non aiuta.
“La Spal gioca bene – ha dichiarato Stefano Pioli in conferenza stampa – sta facendo davvero molto bene. Hanno vinto tre gare su 4, e meritando. Anno scorso abbiamo fatto due pareggi. Creammo un sacco di occasioni. Non mi dispiacerebbe fare la stessa prestazione in casa dello scorso anno”. Tra i pali della formazione gigliata tornerà il francese Lafont, costretto a saltare le ultime due partite a causa dell’infortunio patito durante il match con l’Udinese. Da valutare la formazione che Pioli farà scendere in campo. Probabile un Pjaca di nuovo titolare a sinistra nel tridente d’attacco fiorentino, magari con una staffetta con Mirallas o Eysseric nella ripresa. A centrocampo Veretout in versione regista potrebbe essere la chiave tattica per dare una continuità al centrocampo viola, ma non si escludono ulteriori esperimenti vista la grande possibilità di rotazione nella rosa.
Intanto Stefano Pioli ha lanciato un sasso su un argomento che potrebbe in futuro stravolgere il calcio: il tempo effettivo. “Il tempo effettivo serve, basta sceneggiate – ha dichiarato Pioli -. Io farei giocare 60 minuti effettivi”. Un tema che, come l’introduzione della VAR, vede schierarsi due fronti. I tradizionalisti per i quali simulazioni, perdite di tempi e trucchetti vari nel finale di partita fanno ormai parte di questo sport, nonostante posseggano poca sportività; dall’altra gli innovatori pronti ad aprirsi al moderno per migliorare questo sport e contrastare le furbizie. I tempi per vedere l’introduzione del tempo effettivo, già presente in tanti sport come il calcio a 5, il basket o la pallanuoto, appaiono purtroppo lontani, questa è la realtà che si intravede. Si fa fatica ad accettare la moviola in campo, negata dalla UEFA nonostante gli ottimi risultati ai mondiali in Russia; aggiungere e spingere per un cambiamento radicale come questo proprio ora comporterebbe un secco rifiuto.