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Fiorentina ascolta Stefano Pioli: “Serve maggior cinismo”

A Napoli, sabato scorso, è arrivata la prima sconfitta della stagione. Ieri sera, a Genova nel recupero della prima giornata, per la Fiorentina è stato il momento di togliere lo zero in classifica anche nella casella dei pareggi. Sul campo di una Sampdoria in ottimo stato di forma, la squadra di Pioli illude e gioca un primo tempo in scioltezza. Simeone sblocca la partita con uno dei suoi punti di forza: il colpo di testa su un cross dalla sinistra del nazionale Cristiano Biraghi; una rete impreziosita dal suo trascorso genoano e dalla rivalità ancora sentita con la tifoseria blucerchiata. Pjaca sul destro ha anche la palla del raddoppio su cui si oppone Audero con una parata mix tra istinto e fortuna. Al rientro dagli spogliatoi i viola finiscono per dissolversi schiacciati dal ritorno avversario e puntualmente vengono puniti dalla conclusione di Caprari che sentenzia l’1-1 finale.

“Dobbiamo essere più cinici ed efficaci – ha dichiarato il tecnico Stefano Pioli a fine partita -. Serve più lucidità davanti”. Non possiamo dargli torto. La Fiorentina ha avuto una buona mezz’ora di gioco nella prima frazione in cui tutto girava a proprio favore: la Sampdoria appariva in affanno soprattutto sulle corsie laterali con Murru chiamato agli straordinari su Chiesa. Eppure la mole di lavoro gigliata ha prodotto oltre al gol solo un altro paio di pericoli dalle parti di Audero; troppo poco per tentare di ipotecare l’incontro nei primi 45′. Non è mancato solo il cinismo, ma anche la cattiveria e l’estro a centrocampo tali da permettere una fase di interdizione robusta e un gioco di profondità. La Fiorentina ha concentrato la sua manovra sugli esterni e in particolare su Chiesa, partito a destro e poi dirottato per qualche minuto anche a sinistra. L’ingresso di Benassi non ha migliorato le cose e nella ripresa si è visto in alcuni attimi quel senso di isolamento delle punte già intravisto al San Paolo.

La gara con la Sampdoria ha permesso a Pioli di dare spazio alla staffetta Pjaca-Mirallas sulla sinistra. Il primo ha dimostrato di non essere ancora al top per quanto concerne la forma fisica, anche se ha mostrato una buona prestanza fisica su un paio di palloni alti. Peccato per quel gol negato da Audero che poteva accelerare il suo percorso di crescita. Per Kevin Mirallas la prestazione naviga su quella linea di terra che si divide tra il 6 e l’insufficienza. Una sua palla persa nella propria metà campo poteva generare grossi problemi a Dragowski e lo stesso belga ha cercato di metterci una pezza aiutando i suoi compagni di difesa. Quest’ultimo aspetto e altri singoli episodi hanno denotato nel calciatore una grande voglia di fare. Una insidiosa conclusione rasoterra dalle parti della porta di Audero poteva bagnare in meglio il suo esordio in A. Deve migliorare invece l’attenzione con la palla al piede e tenere una posizione non troppo relegata a sinistra, perché così rischia di soffocare la corsia mancina e far perdere riferimenti a Simeone.

Sabato la Fiorentina tornerà al Franchi per affrontare la Spal, reduce da tre vittorie in quattro partite. I viola hanno sempre vinto nelle precedenti gare casalinghe e vogliono tornare al successo dopo la pausa nazionali. Probabile che Pioli possa riproporre Pjaca sulla sinistra, mentre l’incognita è tutta a centrocampo dove stanno perdendo quotazioni Gerson ed Edimilson: che sia i tempo per rivedere Christian Nørgaard.