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Trevisani, Adani e quel commento da Curva Nord

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La Champions è cominciata, ve ne siete accorti? Dalle parti di San Siro crediamo di sì. La musichetta della coppa dalle grandi orecchie non risuonava nella Milano nerazzurra praticamente da 7 anni e, per festeggiarne il ritorno, la squadra di Spalletti deve aver pensato di regalare ai quasi 65 mila tifosi assiepati sugli spalti una gara indimenticabile. Un’Inter caparbia, pazza, imprevedibile e da batticuore ha avuto la meglio di un Tottenham sicuramente più avanti nel progetto tecnico e più “squadra” rispetto alla truppa di Spalletti, ma con meno cuore. Il bello è che l’ha fatto nel modo più sofferto e bello allo stesso tempo: in svantaggio per la rete fortunosa di Eriksen, i nerazzurri hanno arrancato a lungo, senza mai mollare. Alla fine, in otto minuti dall’85’ al 93′, la rimonta pazzesca, con Icardi e Vecino che hanno fatto ammattire il Meazza. E non solo.

Per chi ha visto la gara su Sky non sarà di certo passato inosservato il commento folkloristico della coppia Trevisani-Adani, che soprattutto in occasione del gol decisivo di Matías Vecino si è letteralmente scatenata: “Va Candreva dentro a cercare un altro cross, pallone per de Vrij, c’è la torre per Vecino, l’ha ripresa Vecinooo, l’ha ripresa Vecinooo. È 2-1 per l’Inter, non è possibile, è l’uomo della Champions”, urla impazzito Trevisani. Qualche secondo di pausa e interviene anche Lele Adani, anch’egli visibilmente eccitato: “La garra charrúaaa. L’ultimo pallone è degli uruguagi, sempre loro. Hanno un cuore differente, un artiglio che lascia il segno nella storia dell’Inter. Una storia che si ripete”.

San Siro è un “manicomio”, per usare ancora una definizione di Trevisani a caldo, e c’è da credere che anche i tifosi da casa siano letteralmente impazziti per l’impresa dell’Inter, l’ennesima di una storia pazza fatta di rimonte ed emozioni al cardiopalma. Ci sarebbe da parlare di calcio, finalmente, di un’italiana che batte un’inglese in Champions, sovrastandola forse non sul piano tecnico, ma di sicuro dal punto di vista del cuore e della garra, appunto. Invece, in Italia si polemizza per quella reazione da Curva Nord di Trevisani e Adani, che a tanti è parsa fuori luogo: “sembrava di essere su Inter Channel”, “più che Trevisani mi ha ricordato Scarpini”, e così via.

Che la loro reazione risulti esagerata è fuori di dubbio, soprattutto considerando che si trattava della prima gara del girone di Champions e non della finale. Pochi dubbi anche sulla simpatia nerazzurra dei due, soprattutto di Adani che, non è un mistero, ha giocato nell’Inter ed è pure normale che simpatizzi per i colori nerazzurri. Tutto ciò però non si addice a una telecronaca effettuata su un’emittente ufficialmente senza bandiera, che dunque dovrebbe tendere più verso il resoconto giornalistico, piuttosto che verso l’esaltazione da stadio. Eppure, non ci sentiamo di condannare del tutto la coppia Trevisani-Adani.

I motivi? Essenzialmente di carattere commerciale. Sky non è nuova al ricorso di una terminologia quasi epica per raccontare il gesto calcistico. Se ci pensiamo bene, è così almeno dal Mondiale del 2006, quando Caressa e Bergomi impazzirono per le gesta della Nazionale di Lippi. L’emittente britannica punta tanto su questa linea editoriale e se pensiamo che ieri trasmettevano la prima partita di una competizione che per qualche anno avevano perso e per la quale hanno investito fior di quattrini, allora la cosa risulta ancora più normale. Quale migliore pubblicità, infatti, di questa Inter-Tottenham per convincere chi non è abbonato a passare a Sky? L’impressione è che mentre in Italia ci si divide tra critiche (tante) e apprezzamenti (pochi), a Sky c’è qualcuno che si sfrega le mani, e non di certo per il gol di Vecino.