Cristian Pavón, sogno di una notte di mezza estate tra Bombonera e San Paolo
Alla fine del calciomercato si è spesso parlato dei pochi acquisti fatti dal Napoli, cosa che ha portato anche alla contestazione di De Laurentis da parte di una frangia del tifo partenopeo. Il Napoli ha per lungo tempo cercato un attaccante, sognando Cavani ma prendendo Verdi. Massimo rispetto per l’ex giocatore del Bologna, ma è chiaro che il paragone con il Matador non può reggere.
C’è però un giocatore che sarebbe stato perfetto per il tridente offensivo azzurro, stranamente però non è mai stato preso in considerazione dagli uomini di mercato del capoluogo campano. Sto parlando di Cristian Pavón, nome che per molti potrà non dire nulla, ma che in realtà abbiamo visto all’opera anche ai Mondiali in Russia con la maglia dell’Argentina. Ecco, sicuramente quella non è stata l’occasione giusta per farne una corretta valutazione.
Pavón è un attaccante esterno classe 1996 che gioca prevalentemente sulla fascia destra. Di fatto è stato il miglior giocatore dello scorso campionato argentino, risultando decisivo per la vittoria del secondo titolo consecutivo del Boca Juniors. Per lui in gialloblù sei gol e tredici assist in ventisei presenze in campionato e due gol e sei assist in otto presenze in Copa Libertadores. In realtà Pavón si era già messo in mostra l’anno prima, in cui, una volta assimilati gli schemi di Barros Schelotto, aveva messo a referto nove gol e otto assist.
Una caratteristica interessante di questo esterno sono proprio gli assist e la loro varietà. Il Boca infatti, sia per necessità dovuta agli infortuni che per scelte tattiche, ha spesso cambiato il terminale offensivo: Benedetto, Tévez, Ábila e Zárate hanno ricoperto il ruolo di numero 9. Pavón si è sempre adattato a tutti questi attaccanti, riuscendo a interagire con loro al meglio e mettendoli nelle condizioni migliori per segnare in base alle loro diverse caratteristiche.
Ecco perchè l’argentino sarebbe stato un ottimo acquisto per il Napoli. Partendo dalla fascia destra avrebbe potuto servire ottimi assist a Milik e a Martens, oppure si sarebbe potuto accentrare partendo largo e tagliando poi verso il centro per provare la conclusione o aprire gli spazi per gli inserimenti degli altri attaccanti. Visti i tanti impegni, Carlo Ancelotti avrebbe avuto ampia scelta su come utilizzare l’argentino, in base anche alle caratteristiche degli avversari. La crescita di Pavón nelle ultime stagioni è stata esponenziale e siamo sicuri che passando da Napoli il suo valore sarebbe rapidamente cresciuto ancora. Vi ricordate di Erik Lamela? Ecco, la Roma lo vendette al Tottenham a più di trenta milioni. Vi assicuriamo che Pavón è ora molto più forte di Lamela quando arrivò in giallorosso.
C’è poi il lato “romantico” che avrebbe avuto il trasferimento. Napoli e l’Argentina sono indissolubilmente legati per ovvi motivi e, visto che al momento non ci sono esponenti argentini di spicco nella rosa partenopea, Pavón avrebbe riportato un po’ di albiceleste al San Paolo.