L’Italia di Mancini, un solo punto nelle prime due partite di Nations League, si lecca le ferite e si pone i soliti interrogativi sul suo immediato futuro. Ma la delusione non è un solamente un “affare azzurro”. Ecco le Nazionali che hanno stentato maggiormente in queste due prime giornate del campionato UEFA:
LEGA A – Quella dell’Islanda è stata una delle più belle storie degli ultimi anni. Le recenti qualificazioni alle fasi finali di Europei e Mondiali avevano proiettato nell’Olimpo del calcio questo piccolo paese, che con la sua allegria e spensieratezza aveva conquistato tutti. I primi due match della Nations League, invece, ne hanno messo a nudo tutte le difficoltà e hanno segnato, forse, la fine della magia. Pur inseriti in un girone non proibitivo, gli islandesi vengono prima sconfitti pesantemente in Svizzera con un tennistico 6-0; poi cedono 3-0 in casa al favoritissimo Belgio. Brutto esordio anche per la Croazia, splendida finalista a Russia 2018. Opposta alla rinnovata Spagna di Luis Enrique, la Nazionale di Dalić pare una lontana parente di quella ammirata nella rassegna mondiale. Mai pericolosa in avanti, surclassata a centrocampo e frastornata dalla carica delle Furie Rosse, i sei gol subiti sono davvero umilianti.
LEGA B – Sul banco degli imputati ci finisce innanzitutto la Repubblica Ceca. Perché al di là della sconfitta casalinga contro l’Ucraina – che le relega momentaneamente all’ultimo posto del girone 1 in coabitazione con la Slovacchia – a pesare come un macigno sul giudizio è la successiva disfatta (anche se in amichevole), stavolta contro la Russia, che è costata il posto al ct Jarolim. A fargli compagnia, nei giudizi negativi, la Svezia: gli scandinavi, che al Mondiale russo avevano raggiunto i quarti di finale, eliminati dall’Inghilterra, sembrano essere destinati a vincere il turno di debutto contro la Turchia. Invece, avanti di due reti, si fanno rimontare da Çalhanoğlu e compagni e gettano alle ortiche la possibilità di cominciare col piede giusto.
LEGA C – La grande delusione della terza serie è la Slovenia. Il girone è abbastanza equilibrato, vista la presenza di due Nazionali come Bulgaria e Norvegia che possono essere considerate sullo stesso livello, se non superiori. È vero che mancava il giocatore più rappresentativo, ossia Iličič, ma non ci sono molte attenuanti: all’esordio cedono in casa ai bulgari (1-2), poi perdono anche in trasferta, contro il non irresistibile Cipro con lo stesso punteggio. Non benissimo nemmeno la Grecia, vittoriosa sì nel primo match contro l’Estonia (di misura) ma sconfitta dall’Ungheria del ct italiano Marco Rossi nella seconda giornata: un brutto colpo per chi, come gli ellenici, vogliono tornare a essere protagonisti dopo aver mancato gli ultimi Europei e Mondiali.
LEGA D – Infine, non hanno certo brillato Lettonia e Malta. I baltici avevano la possibilità di trarre giovamento dal sorteggio, visto che l’unica che poteva, sulla carta, insidiarli era la Georgia. E proprio coi georgiani perdono per 1-0, mentre contro la piccola Andorra non vanno oltre un deludente 0-0 casalingo. Troppo poco. Ma anche Malta non può sorridere. Pareggia 1-1 contro l’Azerbaijan, ma sul voto negativo pesa soprattutto la bruciante sconfitta contro le Far Øer (3-1).