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Nations League, un esperimento interessante

Ora che abbiamo assistito alle prime due giornate della neonata Nations League, possiamo dire che l’esperimento è sicuramente interessante. La riduzione di inutili e poco attraenti amichevoli è sicuramente il punto fondamentale della creazione di questo nuovo format. Il fatto di avere per un anno gironi con partite di andata e ritorno tra squadre dello stesso livello consente di avere partite equilibrate sempre con tre punti in palio. L’obiettivo per squadre della prima fascia sarà sì quello di vincere il proprio girone per giocarsi il titolo con semifinali e finale la prossima estate, ma anche quello di evitare un ultimo posto che vorrebbe dire retrocessione. Per le nazionali delle fasce inferiori vincere il proprio raggruppamento vorrebbe dire promozione; vincere la propria fascia porterebbe invece in dote un posto a Euro 2020.

Proprio su quest’ultimo aspetto restano dei dubbi. Probabilmente tutte le squadre più importanti si qualificheranno tramite le qualificazioni (sorteggio dei giorni il 2 dicembre a Dublino) e questo potrebbe consentire per esempio a qualche squadra dell’ultima fascia di trovare un posto agli Europei.

L’esperimento dell’UEFA però in questo caso ci piace e secondo noi ridarà un po’ di interesse agli incontri tra nazionali durante la stagione, cosa che si era ormai completamente persa negli ultimi anni con le amichevoli.