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Una Serie A colma di esuberi

Siamo nella prima metà di settembre e nonostante la stagione in Serie A sia iniziata da poco nelle varie squadre si sono iniziati a delineare i primi equilibri, con alcuni giocatori che non ci hanno messo molto a prendersi il posto, mentre altri devono accontentarsi di guardare i loro compagni, se sono fortunati, dalla panchina.

Per quest’ultima categoria di calciatori, emblematico è il caso Lapadula: l’ex Milan e Pescara è chiuso al Genoa dall’esplosione di Piątek e nel reparto offensivo rossoblù è notevole il sovraffollamento, in più in estate non si è riusciti a cederlo nonostante diverse squadre italiane si siano fatte avanti (Udinese, Frosinone e Parma su tutte), complice anche l’investimento fatto dai liguri per il centravanti, ben 13 milioni di euro da non dilapidare in sede di mercato.

Non si possono non menzionare due recenti protagonisti del campionato italiano: Théréau dalla seconda parte di stagione è ai margini della Fiorentina, che ha invece deciso di puntare su Pjaca e Mirallas, mentre Trotta, dopo aver fatto bene al Crotone, non è ben visto al Sassuolo da De Zerbi e rischia qualche mese di panchina dopo aver rifiutato le offerte pervenute dalla Spagna.

Una coppia di esuberi eccellenti anche all’Udinese: Nícolas è arrivato per fare da secondo a Musso ma è stato relegato a terzo portiere dopo la permanenza di Scuffet, mentre Badu è rientrato dal prestito al Bursaspor e, complice l’infortunio al ginocchio rimediato a inizio ritiro, non si è riuscito a piazzarlo nelle scorse settimane.

Mauricío a parte, messo fuori lista dalla Lazio, diversi giovani rischiano di non giocare: restando in tema biancoceleste, Rossi e Minala sono indietro nelle gerarchie, Gaudino del ChievoVerona è rimasto con le mani in mano dopo che la trattativa col Livorno è saltata negli ultimi istanti di calciomercato, il giovane Callegari è approdato dal PSG al Genoa ma rischia di diventare un oggetto misterioso mentre in casa Torino è piuttosto delicata la situazione relativa a Edera, che nonostante abbia un notevole potenziale e piaccia molto a Mazzarri ha poche possibilità di scendere in campo, complice soprattutto l’arrivo di Zaza e un modulo, il 3-5-2, che rispetto allo scorso anno gli ha ridotto sensibilmente gli spazi a sua disposizione.

Per gran parte di questi giocatori il rischio è quello di non giocare fino a gennaio, quando si riaprirà il mercato, ma c’è da seguire con interesse la questione relativa alla Serie B e al suo eventuale passaggio dalle attuali 19 alle 22 squadre: qualora si delineasse tale scenario, per alcune squadre il calciomercato potrebbe essere straordinariamente riaperto e chissà che qualche esubero della Serie A non possa scendere in cadetteria per rimettersi in gioco.