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Una Polonia abbordabile ma da non sottovalutare: Italia, stai attenta!

Primo impegno in Nations League per l’Italia, che in Lega A dovrà vedersela, nella gara di esordio nella competizione, contro la Polonia: al pari degli azzurri, nonostante un ranking migliore, anche i polacchi non stanno vivendo un grande momento dal punto di vista calcistico e un po’ come noi vorrebbero trovare in questa gara la forza per rialzare la testa dopo il clamoroso fallimento al recente Mondiale di Russia (non si qualificavano dal 2006 e il sorteggio in prima fascia faceva ben sperare, ma il campo ha evidentemente parlato diversamente, decretando una prematura ma giusta eliminazione alla fase a gironi della rassegna iridata), senza dimenticare che nessun club polacco è riuscito a qualificarsi per Champions ed Europa League.

In casa polacca è cambiato il commissario tecnico, Brzęczek ha rilevato Nawalka in queste settimane, ma nonostante sia cambiato il direttore d’orchestra, sostanzialmente la musica non cambierà e l’osservato speciale sarà uno solo, Robert Lewandowski.

Il centravanti della Polonia è uno dei migliori in circolazione per quanto riguarda il suo ruolo, Chiellini e Bonucci sono avvisati pertanto toccherà a loro due cercare di contrastarlo al meglio, soprattutto dal punto di vista fisico, anche perché non ci si aspetta problemi di condizione, in quanto la sua stagione è iniziata come meglio non poteva, con sei gol e un assist nelle prime quattro gare ufficiali con il Bayern Monaco.

Fermarlo sarò importante, ma a calcio si gioca in undici, perciò aspettiamoci iniziative anche dai suoi compagni: Milik ha iniziato abbastanza bene nel Napoli di Ancelotti ed è da tenere d’occhio perché, a differenza del Mondiale, gode di un buono stato di forma, mentre c’è curiosità intorno al giovane Piątek, che in Italia ormai stiamo imparando a conoscere con la maglia del Genoa, con la quale si è reso protagonista nel precampionato e in queste prime uscite stagionali, con sette gol segnati in sole tre partite.

L’attenzione degli azzurri dovrà focalizzarsi anche su un’altra conoscenza nostrana, quel Piotr Zieliński che solo poche settimane fa con la sua doppietta ha contribuito ad abbattere il Milan nella sfida del San Paolo col suo Napoli: i suoi inserimenti possono essere letali, dovrà essere seguito come ombre dai nostri centrocampisti anche se molto dipenderà dallo schieramento in campo della Polonia, poiché da centrocampista centrale in un ipotetico 4-4-2 renderebbe meno dal punto di vista offensivo rispetto a quando impiegato mezzala e trequartista rispettivamente in caso di 4-3-3 e 4-2-3-1.

Tanti i punti di forza, soprattutto in fase offensiva, senza dimenticare le possibili debolezze nel difendere: nonostante un buon portiere come Szczesny, il rendimento quando si tratta di proporre una buona fase difensiva cala notevolmente, anche perché a parte Glik non ci sono particolari difensori di livello internazionale, pur giocando alcuni nei migliori campionati europei, quindi fondamentale sarà per i centravanti azzurri e per tutti gli uomini offensivi cercare di sfruttare quelli spazi che fatalmente potrebbero venirli concessi e che dei polacchi ne fanno sì un avversario molto temibile ma che è anche piuttosto vulnerabile e abbordabile in alcune fasi di gioco.