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Calcio Femminile, le squadre presentano ricorso al Collegio di Garanzia e ricevono la solidarietà dell’AIC

Nella querelle tra FIGC e LND per la gestione del calcio femminile in Italia, mancavano all’appello le parole delle ultime due componenti, la Associazione Italiana Calciatori e la calciatrici stesse. E queste parole sono arrivate.

Cominciamo dalla Associazione Italiana Calciatori che, nella figura del suo presidente Damiano Tommasi, ha espresso una posizione chiara sulle pagine della Gazzetta dello Sport: “Noi siamo stati i primi a invocare la “promozione” del calcio femminile, in tempi non sospetti. La nostra posizione è sempre la stessa: affidare la Serie A e B Femminile, e in prospettiva tutto il movimento, alla gestione federale. Nulla contro gli sforzi fatti dai Dilettanti, qui non si tratta di togliere qwualcosa a qualcuno, ma di dare qualcosa in più. È una questione di responsabilità: nell’anno in cui è aumentata la partecipazione dei club professionistici e la Nazionale ha conquistato la qualificazione al Mondiale, la FIGC non può che impegnarsi in prima linea per lo sviluppo del movimento, senza delegarlo ad altri, Solo in questo modo possiamo dargli la dimensione internazionale che merita. Il professionismo è un traguardo ancora lontano, ma possiamo raggiungere un risultato intermedio: garantire alle atlete tutele e trattamenti professionistici. E vorrei che questo concetto fosse chiaro a tutti, indipendemente da chi sarà il prossimo Presidente federale. Aspettiamo l’esito del ricorso della FIGC al Collegio di Garanzia, poi andrà chiarito una volta per tutte di chi è la competenza dei campionati e come vanno organizzati. Siamo già fuori tempo massimo”.

Ultime, ma non meno importanti, sono le calciatrici: 16 club di Serie A e B Femminile, Verona, Inter, Mozzanica, Pink Bari, Florentia, Juventus, Fiorentina Women’s, Sassuolo, Roma Calcio Femminile, Empoli, Valpolicella, Tavagnacco, Ravenna Woman, Arezzo, Castelvecchio e Lavagnese, hanno presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport contro la Lega Nazionale Dilettanti e nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio per l’annullamento della decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC del 26 luglio 2018 con la quale è stata annullata la Delibera del Commissario Straordinario della FIGC che aveva disposto l’inquadramento, a decorrere della stagione sportiva 2018/2019, della Divisione Calcio Femminile, per le attività del Dipartimento Calcio Femminile, nella Federazione Italiana Giuoco Calcio, delegando alla Lega Nazionale Dilettanti l’organizzazione del Campionato Interregionale di calcio femminile. Le società di calcio femminile ricorrenti hanno chiesto al Collegio di Garanzia, in via preliminare, di riunire il presente procedimento a quello presentato dalla FIGC, in data 21 agosto, contro la medesima decisione della Corte Federale d’Appello FIGC e di accogliere il ricorso e, per l’effetto, di confermare l’efficacia della Delibera del Commissario Straordinario della FIGC del 3 maggio con cui la Serie A e B Femminile passavano dalla LND alla FIGC.

Una cosa è certa: il Collegio di Garanzia del 7 settembre sarà rovente. E tutto, ci dispiace ancora una volta puntualizzarlo, sulla pelle delle calciatrici che hanno già espresso, più di una volta, la loro precisa volontà.