Adesso è vietato sbagliare. Ci troviamo ufficialmente alla terza giornata eppure possiamo dire che il campionato della Lazio, ma soprattutto la sua rincorsa all’Europa e a un traguardo prestigioso iniziano da domani. I match contro Napoli e Juventus dalle parti di Formello sono visti come una partenza a handicap e l’attuale zero in classifica era preventivabile. Lo stesso Inzaghi non ha nascosto in conferenza stampa un pizzico di amarezza perché avrebbe preferito sfidare le due big di classifica in un altro periodo dell’anno, magari con Milinkovic-Savic e Luis Alberto in condizioni migliori.
Già, perché sono stati proprio questi due a finire sul banco degli imputati dopo la disfatta dello Juventus Stadium. La loro prestazione è risultata opaca e ha contribuito ad alienare Ciro Immobile dal resto del reparto offensivo. L’anima della Lazio e la sua pericolosità si fonda in parte su questi due elementi ed è necessario per la causa biancoceleste che tornino a carburare. Milinkovic-Savic si porta alle spalle le fatiche del mondiale russo, mentre a frenare Luis Alberto sono stati alcuni problemi fisici.
La sfida con il Frosinone ha un’importanza doppia. Non è solo un derby, anche se ben lontano e meno sentito della tradizionale stracittadina con la Roma; la gara di domenica dello stadio Olimpico è utile per eliminare definitivamente le scorie del 20 maggio e archiviare la delusione per quella sconfitta. Nell’ultimo precedente i biancocelesti si imposero 2-0: era l’anno del Frosinone neopromosso con Stellone, una grande novità per il calcio italiano. Inzaghi predica ai suoi in particolare di non sottovalutare l’avversario, uno dei classici errori che si può commettere in situazioni come queste. Sulla formazione non dovrebbero esserci particolari novità. C’è da aspettarsi di nuovo un 3-5-1-1 con Lucas Leiva in vantaggio su Badelj per la posizione davanti la difesa, mentre Luis Alberto sosterrà la punta Immobile.
LAZIO-FROSINONE Precedenti, statistiche e curiosità