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Il Lugano “espugna” Cornaredo: con lo Zurigo decide una rete di Čovilo

Dal nostro inviato a Lugano (CH)

La partita inizia a ritmi non elevatissimi, con entrambe le squadre più attente a non prendere gol che a farne. Il confronto è soprattutto fisico, a centrocampo: e il nuovo arrivato tra i bianconeri, Čovilo, si fa valere, nonostante abbia contro avversari piuttosto esperti e prestanti. Masciangelo, schierato esterno di centrocampo, fa molta fatica a superare l’esperto e possente ex Sion Pa Modou. Buona occasione per il Lugano al 31′: Mihajlović calcia dal limite, mirando all’incrocio dei pali, ma Brecher risponde, volando alla sua destra, e deviando in angolo. Più Lugano che Zurigo, nel finale di tempo: e, dopo alcune conclusioni fuori bersaglio, o respinte da Brecher, i bianconeri passano. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto da Sabbatini, Čovilo tocca di testa dal limite dell’area piccola e insacca per l’1-0, con il quale si chiude la prima frazione.

La ripresa, che inizia con in campo gli stessi 22 del primo minuto, vede i tigurini in avanti a c ercare il pareggio con insistenza: il primo tentativo pericoloso è di Schönbächler al 52′, mentre Odey trova Baumann, un minuto dopo, che devia in angolo. Con lo Zurigo a spingere, i ticinesi hanno qualche spazio per le ripartenze. Tuttavia, la retroguardia tigurina chiude bene gli spazi, e i padroni di casa faticano a tenere palla, subendo l’iniziativa avversaria. I due tecnici buttano in campo forze fresche: Magnin gioca le carte Kololli e Marchesano, mentre Abascal getta nella mischia i chili e l’estro di Brlek, per provare a riprendere in mano il filo del gioco. Al 72′ buona occasione per il Lugano: Gerndt. troppo decentrato, tira addosso al portiere e, sulla respinta, Brlek spedisce alto. Subito dopo, lo svedese lascia il posto a Bottani. Ed è proprio il nuovo entato a mettere sui piedi di Brleck, al 78′, un pallone d’oro: il croato, dal limite, con tutta la porta aperta, non riesce però a centrare il bersaglio, sfiorando il palo alla sinistra di Bretcher, immobile. La partita, nel finale, vede le squadre allungate e nervose, e con i ticinesi in grado di reggere l’urto degli avversari. Sono ben 6 i minuti di recupero concessi dall’arbitro Klossner, ma il risultato non cambia: per il Lugano, la prima vittoria casalinga della stagione.

Una partita molto sofferta, per i ticinesi, contro una squadra fisica, ma con poca fantasia, anche per le scelte tecniche di Magnin, partito con Kololli e Marchesano in panchina, e con Winter tenuto troppo indietro. Nella ripresa, i tigurini hanno provato a occupare la metà campo avversaria, ma senza riuscire quasi mai a creare conclusioni degne di nota.

Il Lugano, pur soffrendo, ha fatto bene quanto chiesto da Abascal, nonostante, in fase di finalizzazione, si sia sentita la mancanza di una prima punta. I ticinesi hanno creato gioco, macinato palloni (soprattutto Sabbatini, apparso in netta ripresa), ma poi, nei sedici metri, faticano a trovare il colpo decisivo. Le conclusioni più pericolose, infatti, sono venute dai centrocampisti, e la rete decisiva è venuta da una palla ferma.

Capitolo a parte merita il nuovo arrivato Čovilo: piazzato in mezzo al campo, davanti alla difesa, il nuovo arrivato ha fatto da metronomo in mezzo al campo, ha praticamente vinto tutti i contrasti di testa, ha duellato con i possenti centrocampisti dello Zurigo, prevalendo quasi sempre, e ha segnato il gol della vittoria: cosa chiedere di più?

LUGANO-ZURIGO 1-0  (1-0)

Lugano (3-4-1-2): Baumann 6; Yao 6.5, Marić 6, Daprelà 6.5; Masciangelo (68′ Brlek 6), Čovilo 7.5, Vécsei 5.5 (89′ Abedini sv), Mihajlović 6; Sabbatini 7; Črnigoj 6.5, Gerndt 6.5 (73′ Bottani 6.5). A disp.: Russo, Janko, Janko, Amuzie. All.: Abascal 6.5
Zurigo (3-4-2-1): Brecher 6; Nef 6, Pálsson 5.5 (72′ Marchesano 6), M. Kryeziu 5.5; Winter 6, Domgjoni 5.5 (78′ Aliu 6), H. Ktyeziu 6, Pa Modou 6.5; Khelifi 5.5, Schönbächler (61′ Kololli 6); Odey 5A disp.: Vanins, Maxsø, Marchesano, Guenouche, Rexhepi. All.: Magnin 5
Arbitro: Klossner
Marcatori: 44′ Covilo (L)
Note – Ammoniti: 72′ Covilo, 72′ Baumann, 76′ Daprelà, 89′ Yao (L); 2′ Schönbächler, 73′ Kololli (Z)