L’incubo del servizio militare per i calciatori della Corea del Sud partecipanti ai Giochi Asiatici 2018 è ora finalmente svanito. La medaglia d’oro conquistata con la vittoria per 2-1 nella finale contro il Giappone è diventata il premio decisivo per permettere ai ragazzi Under 23 partiti per la spedizione indonesiana di evitare i 21 mesi di leva normalmente previsti come obbligatori prima dei 27 anni: solo la conquista del riconoscimento del “merito sportivo”, una delle poche ma più significative eccezioni a questa regola, poteva evitare l’interruzione improvvisa della carriera di questi calciatori e ora il governo sarà chiamato a rispettare la propria promessa.
Nella combattuta finale disputata a Cibinong, la Corea del Sud è riuscita a trionfare ai tempi supplementari, trovando il doppio vantaggio con il talentino dell’Hellas Verona Lee Seung-Woo (subentrato a gara in corso) e Hwang Hee-Chan, prima che il gol di Ueda permettesse al Giappone di rientrare momentaneamente in partita. E al fischio finale, il sospiro di sollievo più forte viene soffiato dal capitano della squadra, l’uomo più atteso del torneo per la sua storia e il peso della sua presenza in Indonesia: è l’esterno del Tottenham Heung-Min Son il giocatore che più di tutti può ora capire l’importanza di una vittoria di tale importanza per salvare la propria carriera ai massimi livelli professionistici.
Dalle lacrime per l’eliminazione ai gironi di Russia 2018, che aveva aperto la strada a un suo possibile addio di due anni agli Spurs per finire a giocare nella squadra dell’esercito coreano durante il servizio militare, alla sua festa in mezzo al campo del Pakansari Stadium sono passati poco più di due mesi: in mezzo, ci sono state settimane di interminabile incertezza, che avevano costretto Son ad accettare di partecipare al torneo come fuori quota, anche a costo di saltare la preparazione e le prime gare della stagione con gli Spurs. Un sacrificio premiato nel miglior modo possibile: ora la sua testa può tornare definitivamente al calcio e al Tottenham.
Festeggia dunque anche Lee Seung-Woo, unico “italiano” partito per i Giochi Asiatici: una bella conquista anche per il ragazzo dell’Hellas Verona che, ancora più di Son, ha una lunga carriera davanti a sé. Destinata a non essere più interrotta dall’incubo della leva militare.