(FC Lugano) Nella tradizionale conferenza stampa del venerdì, allo stadio di Lugano, tenuta dal tecnico bianconero Guillermo Abascal, i riflettori sono stati puntati sugli ultimi fuochi d’artificio della campagna acquisti. Ecco le principali dichiarazioni del tecnico spagnolo.
“Non credo arriverà nessuno al posto di Ceesay. Ho perso un elemento importante, che conoscevo dalla stagione scorsa a Chiasso, e sul quale ho sempre creduto. Sono contento per lui, per la società, che ha tratto benefici economici. Non abbiamo nessuno in rosa con quelle caratteristiche, la cosa un po’ mi preoccupa, ma la scelta è stata giusta per tante ragioni. Gerndt e Junior hanno caratteristiche differenti, ci adatteremo. Abbiamo tanti elementi in rosa che giocano davanti: starà a me inserirli, e a loro dimostrare di avere diritto a un posto da titolari.”
“Sulla partita di Thun, posso dire che ci sono state alcune cose che non sono andate bene, soprattutto nella fase offensiva, non supportata correttamente. Il possesso palla è fondamentale a mio parere, i campionati si vincono facendo possesso. Ora ci sono i nuovi, che si devono integrare, e serve un po’ di fiducia: se vinceremo partite come quella con il Grasshopper, prenderemo cognizione delle nostre possibilità.”
“Gerndt è un elemento con un’esperienza importante, molto intelligente. Ha dato molto lo scorso anno, e mi auguro possa farlo anche questa stagione. In mezzo potremo mettere un uomo davanti alla retroguardia, coprendo le avanzate degli esterni difensivi. Rinunceremo a un esterno che salta l’uomo, e ovvieremo con le verticalizzazioni e i passaggi. Macek lo conosco: può fare da interno, mezzala o esterno. Secondo me, lo scorso anno a Cremona giocava fuori ruolo: lo vedo un po’ come Luis Alberto della Lazio. Questi arrivi potrebbero aprire alla difesa a tre: e Sulmoni ha le caratteristiche per fare benissimo.”
“Il nostro è un gioco difficile, e ci vuole tempo per apprenderlo. Non sono insoddisfatto di quanto fatto: le prestazioni sono sempre state buone, abbiamo subito 5 gol su palle ferme, con la formazione incompleta. Sono tranquillo: che giudica il nostro lavoro alla fine è il campo. Finora nessuno ci ha messo sotto: è vero, sarebbe più facile giocare coi lanci lunghi, sperando di prendere la respinta della difesa, ma io credo in questa filosofia di gioco. Quando ci verrà automatico creare e occupare gli spazi, superando le linee avversarie, e avremo la forza per cambiare ritmo, saremo pericolosi per tutti. Se andate a vedere, in area siamo pericolosi dopo un cambio di gioco, di ritmo o per un passaggio filtrante, a parte quando sono gli avversari a sbagliare.”
“Janko sta recuperando fisicamente. Gli ha parlato domenica. Se potessi, organizzerei tutte le settimane un’amichevole per mettergli minuti nelle gambe. Non è facile schierarlo titolare, ha bisogno di tempo. Deve ritrovare, oltre alla condizione fisica, la fiducia.”