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Copa Libertadores, ottavi di finale – Avanza il blocco argentino, il Colo Colo elimina il Corinthians

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Partiamo subito dicendo che l’edizione di quest’anno è cosa di argentine e brasiliane. Ai quarti di finale arrivano infatti quattro squadre dall’Argentina (prima volta nella storia) e tre dal Brasile; unici “intrusi” i cileni del Colo Colo. Sette delle otto squadre rimaste in corsa hanno già vinto la Copa Libettadores (unica esclusa l’Atlético Tucumán), con l’Independiente davanti a tutte con ben sette titoli.

Ennesima impresa storica dell’Atlético Tucumán, che perde 1-0 a Medellín contro l’Atlético, ma raggiunge i quarti di finale per la prima volta nella sua storia grazie al 2-0 dell’andata. Duarte al 12′ sembra spianare la strada alla rimonta dei colombiani, che però non riusciranno più a trovare la via della rete. Anzi, gli argentini con Díaz avrebbero anche una grandissima occasione  per pareggiare. Capolavoro quindi di Zielinski e dei suoi ragazzi, snobbati da tutti nel momento del sorteggio e visti come un avversario facile dai più quotati avversari. L’Atlético Tucumán però ha risposto sul campo e ora proverà a riscrivere nuovamente la storia nei quarti di finale contro i campioni in carica del Grêmio.

Proprio il Grêmio infatti ha avuto la meglio sull’Estudiantes in una sfida al cardiopalma. Dopo un botta e risposta inizia con vantaggio brasiliano firmato da Everton e pareggio argentino in contropiede di Rodríguez, la partita si calma. Nei venti minuti finale il clima si riaccende con il Grêmio che assedia l’area di rigore argentina. Il gol che fa esplodere Porto Alegre arriva però solo al 92′, quando un perfetto colpo di testa di Alisson (solo omonimo del portiere del Liverpool) si insacca alle spalle di Andujár. Visto il 2-1 dell’andata a favore dell’Estudiantes, si va ai calci di rigore. Sulle ali dell’entusiasmo, i giocatori brasiliani fanno cinque su cinque, mentre per il Pincha sbaglia Campi (alto). Il Grêmio può così continuare la sua difesa del titolo. L’Estudiantes torna a casa con l’amaro in bocca, ma con la consapevolezza di poter stare a questo livello con una squadra piena di ragazzi molto giovani.

Enormi sono state le polemiche per la decisione della CONMEBOL di punire il Santos con il 3-0 a tavolino per aver schierato contro l’Independiente Carlos Sánchez, su cui pendeva una vecchia squalifica dai tempi del River Plate. Enorme di conseguenza il nervosismo dei tifosi brasiliani nella sfida di ritorno in casa loro. I brasiliani non sono riusciti a ribaltare il risultato, anzi è stato il Rojo andare più vicino al successo con il calcio di rigore parato da Vanderlei a Meza nel finale del primo tempo. Al minuto 86′, quando l’eliminazione era ormai realtà, la rabbia dei tifosi del Santos è esplosa con lancio di petardi e fumogeni e tentata invasione di campo. L’arbitro cileno Bascuñan è quindi stato costretto a mettere fine alla partita con dieci minuti d’anticipo. Nella conferenza stampa post partita l’analisi più lucida è stata quella di Cuca, allenatore del Santos: “Il Santos deve migliorare molto dal punto di vista professionale. In un modo o nell’altro, quanto è successo è solo colpa nostra. È un errore molto grave, che non può avvenire. Voglio aiutare per migliorare, però tutte le persone della società devono lavorare per migliorare insieme. L’Independiente ha meritato di passare il turno, hanno lo stesso allenatore da due anni e hanno un gruppo più consolidato del nostro ora”.

Independiente che ora affronterà in un clásico tutto argentino il River Plate. In un’altra sfida albiceleste infatti, la squadra di Galalrdo (in tribuna perché squalificato) ha avuto la meglio sul Racing. Dopo lo 0-0 del Cilindro, il River, ancora a secco di gol in campionato, si è finalmente sbloccato confermandosi squadra “da coppe”. Netto infatti il 3-0 con cui i Millonarios hanno sconfitto i ragazzi di Coudet, trafitti nel primo tempo da Pratto (bellissima azione tutta di prima in velocità tra Casco e Borré) e dal migliore in campo, Palacios (contropiede letale condotto da Quintero). Il Racing paga a caro prezzo una deficitaria fase difensiva e nel finale della partita subisce anche il terzo gol di Borré, autore di un’ottima prestazione. Espulsi poi Pérez (salterà la serie contro l’Independiente) e Centurión.

Passiamo alla parte bassa del tabellone e iniziamo col botto: l’eliminazione del Corinthians. I campioni del Brasile, tra i favoriti per la vittoria finale, vengono infatti eliminati dal Colo Colo. Dopo l-1′ per i cileni all’andata, si era messa bene per il Timão con il vantaggio segnato da Jádson su calcio di rigore. Al 32′ però il Colo Colo trova quello che sarà il gol qualificazione con Barrios, bravissimo a coordinarsi di testa sul traversone di Pérez. A questo punto servirebbero due reti al Corinthians per qualificarsi, ma ne arriverà solo uno: quello di Roger al 64′. Grande impresa quindi dei cileni, che ora affronteranno il Palmeiras.

Il Flamengo vince 1-0 a Belo Horizonte, ma è il Cruzeiro a festeggiare il passaggio ai quarti di finale grazie al 2-0 ottenuto a Rio de Janeiro. Dopo un clamoroso gol divorato da De Arrascaeta, Léo Duarte dà speranza ai rossoneri segnando di testa il vantaggio del Flamengo al 70′. Gli attacchi finali sono però sterili e a passare il turno è così il Cruzeiro, che sfiderà da sfavorito il Boca Juniors adesso.

La grande favorita per la vittoria della coppa infatti batte senza problemi il Libertad anche al ritorno dopo il 2-0 della Bombonera. Dopo il vantaggio di Cardozo (errore di Goltz in area), il Boca si scatena e in due minuti tra il 19′ e il 21′ mette in ghiaccio la qualificazione facendo esplodere i tantissimi tifosi gialloblù arrivati in Paraguay. Prima Zaráte e Benedetto confezionano l’assist vincente per Pavón, poi ancora Benedetto (definitivamente ritrovato dopo l’infortunio) serve a Zaráte un pallone splendido scavalcando la difesa avversaria. Per il Libertad è il colpo del ko. Al 39′ Cardozo ridà speranza alla gente del Defensores del Chaco trasformando il calcio di rigore del 2-2, ma il Boca non si scomporrà. Nella ripresa il gioco resta in mano agli argentini, che al 75′ tornato in vantaggio con Tévez, entrato al posto di Zaráte. Passano cinque minuti e Cardona trasformano il “cucchiaio” il rigore del definitivo 4-2. Impressionante la potenza di fuoco offensiva della squadra di Schelotto, che si è potuto permettere il lusso di tenere in panchina Tévez e Cardona.

Molto più sofferta la qualificazione invece per il Palmeiras, che dopo aver vinto 2-0 in casa del Cerro Porteño, cade nella trappola del nervosismo. Dopo soli tre minuti, Felipe Melo viene espulso per una bruttissima entrata su Cáceres. Dubbi però sulla decisione dell’arbitro Delfino, che in un primo momento aveva estratto il cartellino giallo salvo poi cambiare la sua decisione dopo aver visto il taglio sulla gamba del giocatore paraguaiano. Il Cerro inizia a crederci, pur restando ordinato, e al 57′ trova il gol del vantaggio con un tiro-cross di Arzamendia. La partita a questo punto si accende e prima Willian si vede respingere da Silva il possibile tiro del pareggio, poi Ruíz sfiora il 2-0. Nel recupero vengono espulsi Cáceres e Deyverson, ma il risultato non cambia: sarà il Palmeiras a giocarsi i quarti di finale contro il Colo Colo.

RISULTATI 

Grêmio-Estudiantes  5-3 dcr (2-1; 6′ Everton (G), 9′ Rodríguez (E), 90’+2 Alisson (G)) (and. 1-2)
Libertad-Boca Juniors  2-4  12′ Cardozo (L), 19′ Pavón (B), 22′ Zaráte (B), 39′ rig. Cardozo (L), 75′ Tévez (B), 80′ rig. Cardona (B) (and. 0-2)
Cruzeiro-Flamengo  0-1  70′ Léo Duarte (and. 2-0)
Corinthians-Colo Colo  2-1  17′ rig. Jádson (Cor), 32′ Barrios (Col), 64′ Roger (Cor) (and. 0-1)
River Plate-Racing  3-0  11′ Pratto, 28′ Palacios, 81′ Borré (and. 0-0)
Atlético Nacional-Atlético Tucumán  1-0  12′ Duarte (and. 0-2)
Palmeiras-Cerro Porteño  0-1  57′ Arzamendia (and. 2-0)
Santos-Independiente  0-0 (and. 0-3 per decisione CONMEBOL)

QUARTI DI FINALE (andata 18/9, ritorno 4/10)

Independiente-River Plate
Atlético Tucumán-Grêmio
Colo Colo-Palmeiras
Boca Juniors-Cruzeiro