Il Collegio di Garanzia riporta (momentaneamente) il calcio femminile sotto la FIGC
Il Collegio di Garanzia dello Sport, nella figura del suo Presidente Franco Frattini, ha emanato un decreto con il quale ha accolto l’istanza cautelare richiesta dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio nel ricorso promosso contro la decisione della propria Corte Federale per l’inquadramento del calcio femminile sotto la FIGC e non più sotto la Lega Nazionale Dilettanti.
Il Collegio ha sospeso l’esecutività della decisione impugnata nonchè l’avvio dei campionati interessati, ovvero la Serie A e la Serie B Femminili 2018-2019, fino alla decisione collegiale della Camera di consiglio sulla istanza cautelare: la seduta è stata fissata, dinanzi alle Sezioni Unite, per il 7 settembre, a partire dalle 12.
In attesa di quel giorno è quindi ripristinata l’efficacia della delibera del Commissario Straordinario n. 38 con cui si era stabilito di inquadrare la Divisione Calcio Femminile, per le attività del Dipartimento Calcio Femminile, nell’ambito della Figc, delegando alla Lnd la sola organizzazione del Campionato Interregionale di calcio femminile.
Ricordiamo che, nelle scorse settimane, le società di Serie A e B Femminile, così come i rappresentanti delle calciatrici e dei tecnici dei campionati femminili, avevano più volte manifestato il sostegno unanime alla riforma varata dal Commissario e il passaggio dell’attività di vertice alla Figc, fino a proclamare lo sciopero e chiedere lo spostamento della Supercoppa Italiana tra Juventus e Fiorentina da sabato 25 agosto a data da definirsi.
Si prospetta però un autentico muro contro muro con la Lega Nazionale Dilettanti del Presidente Cosimo Sibilia, almeno a leggere il suo comunicato, e tutto a scapito delle calciatrici: “Devo rendere noto a tutti come il Commissario straordinario Fabbricini si stia dimostrando assolutamente inattendibile. Nella stessa giornata in cui ci è stato notificato il ricorso, infatti, mi ha inoltrato una lettera, con toni confidenziali, con la quale mi ribadiva l’intenzione di indire una riunione con i rappresentanti delle Società di Calcio Femminile per pervenire ad una soluzione condivisa. Desidero precisare che a questa lettera ho dato immediato riscontro, ribadendo la mia disponibilità per detto incontro e, come ho sempre detto, per cercare di pervenire ad una soluzione nell’interesse dell’intero movimento calcistico femminile. Ho poi scoperto, dopo aver ricevuto la notifica del ricorso, che la FIGC aveva effettuato il bonifico al CONI, per versare i diritti di accesso al Collegio di Garanzia. Credo che di fronte a comportamenti come questi non ci siano ulteriori commenti da fare, soprattutto laddove si consideri che lo stesso Fabbricini, pubblicamente, alla presenza del Presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, del Vice Presidente dell’AIAC, Luca Perdomi, e del Segretario Generale della Lega Dilettanti, Massimo Ciaccolini, l’8 agosto scorso, nel corso di una riunione presso la F.I.G.C., si era impegnato a non presentare il ricorso per favorire una soluzione bonaria e concordata tra tutte le parti. A questo punto, atteso il venir meno di ogni impegno preso da parte del Commissario Fabbricini, ritengo che la Lega Nazionale Dilettanti, nella malaugurata ipotesi che il Collegio di Garanzia del C.O.N.I. – Ente presso il quale Fabbricini è stato Segretario Generale fino a poco tempo fa – dovesse modificare la decisione impugnata dal medesimo, sia autorizzata a difendere i suoi diritti e quelli delle proprie Associate in ogni sede, ivi compreso TAR del Lazio e Consiglio di Stato, riservandosi di agire nelle opportune sedi in relazione ai comportamenti sino ad oggi tenuti dal Commissario Straordinario in violazione dello Statuto e dei Regolamenti della FIGC”.