Napoli e Milan: tutto e il contrario di tutto, in soli 90 minuti
Il calcio è uno sport imprevedibile, pieno di colpi di scena e pronto a stupire chi tira le somme dopo pochi minuti o quache episodio. In Napoli-Milan è successo tutto e il contrario di tutto. Azzurri che cominciano meglio chiudendo gli avversari nella propria metà campo, ma rossoneri capaci di far male al primo vero assalto con un gran gol di Bonaventura. Poi partenopei, imbrigliati e poveri di idee, che non riescono a reagire e il raddoppio milanista di Calabria a inizio secondo tempo, con gli uomini di Gattuso, concentrati nell’unico obiettivo di non prenderle, che si ritrovano sopra di due al San Paolo. Tirare le somme? Ma neanche per idea. Una reazione del Napoli completamente inaspettata, soprattutto per ciò che si era visto fino a quel momento. Un sontuoso Zieliński con una doppietta e Mertens (subentrato nella ripresa) ribaltano il risultato e consegnano l’intera posta in palio agli azzurri, facendo esplodere un San Paolo fino a lì poco rumoroso, anche a causa delle dichiarazioni di De Laurentiis in settimana.
Seppur pieno di emozioni, il match non è stato particolarmente spettacolare per gioco espresso e azioni da gol, merito di un ottimo Milan in fase difensiva (almeno fino allo 0-2) e demerito di un Napoli ancora imballato e poco veloce nel far girare la palla e trovare, quindi, gli spazi giusti per far male agli avversari. Gattuso può essere molto soddisfatto del suo Milan, alla prima gara ufficiale della stagione. L’avversario era ostico e lo spirito di sacrificio visto sul terreno di gioco è stato encomiabile. Ma i rossoneri devono fare progressi, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, perché suona male pensare a un Milan perfetto fino al doppio vantaggio e poi, quando doveva essere tutto in discesa, sono venute fuori tutte le fragilità difensive. Complice la tenuta fisica di fine estate non eccelsa ma questo non può bastare per essere l’unica motivazione valida. Anche perché quello della precaria condizione è un problema comune agli uomini di Ancelotti, che raramente hanno trovato la velocità necessaria a impensierire i dirimpettai sul terreno di gioco.
Sono tre punti che fanno morale per il Napoli, bissata la rimonta della prima giornata all’Olimpico contro la Lazio, in un inizio non proprio agevole sulla carta. Superati i due primi test ufficiali a pieni voti no, ma a pieno punteggio sì. Milan che deve ripartire dal primo tempo disputato e dallo spirito dimostrato fino allo 0-2, deve però trovare continuità e dimostrare di essere capace di poter giocare le gare controllando il possesso e liberando gli attaccanti. Non era questa la prova del nove, ma siamo al classico paradosso che se il Milan avesse vinto la partita avremmo parlato di una grandissima prova tattica e di carattere, avendola persa siamo a parlare di ciò che i rossoneri non abbiano fatto. Giocare una partita difensiva è nelle corde degli uomini di Gattuso ma quando serviva reagire con il gioco e le azioni da gol il Milan è stato incapace di farlo.
Ancora sugli scudi Allan, capace di correre su ogni pallone per recuperarlo e servire l’assist per il gol decisivo di Mertens, importante anche la prova di Zieliński, autore di una storica prima doppietta in Serie A che ha di fatto risvegliato le ambizioni partenopee dopo il doppio svantaggio. Nel Milan bene a tratti tutti, male Biglia e Rodríguez, lenti e poco lucidi in più di un’occasione.