Vediamo come si presentano il Bayern Monaco campione in carica e le sue rivali principali ai nastri di partenza della Bundesliga 2018/2019.
BAYER LEVERKUSEN
Due gli acquisti principali in casa rossonera: Herrlich potrà contare sul giovane esterno brasiliano Paulinho, arrivato dal Vasco da Gama, e sul terzino Weiser, preso dall’Hertha Berlino. In porta non ci sarà più Leno, passato all’Arsenal, che sarà sostituito da Hradecky. L’obiettivo sarà centrare quel quarto posto sfumato solo per la differenza reti nei confronti del Borussia Dortmund la scorsa stagione.
BAYERN MONACO
Dopo aver fatto così bene con l’Eintracht Francoforte, Kovac dovrà dimostrare di essere subito pronto per una grande squadra come il Bayern Monaco. La partenza è stata incoraggiante vista la netta vittoria ottenuta in Supercoppa proprio contro la sua ex squadra. Gnabry e Renato Sanches sono rientrati alla base (il portoghese dopo un’annata estremamente deludente nello Swansea), Lewandowski è rimasto (dure però le parole del polacco verso la dirigenza, d’amore invece quelle all’indirizzo dei tifosi) ed è arrivato Goretzka a parametro zero dallo Schalke 04 nella classica operazione che annualmente il Bayern compie togliendo uno dei giocatori più forti alle sue rivali. Interessante infine l’operazione che a gennaio porterà il classe 2000 Alphonso Davies in Baviera. Il giovane canadese, nato in Ghana da genitori liberiani, è recentemente diventato il più giovane calciatore di sempre a segnare con la maglia del Canada. Per Kovac esordio subito di quelli tosti: venerdì all’Allianz Arena arriverà infatti l’Hoffenheim per dare il via alla Bundesliga.
BORUSSIA DORTMUND
Lucien Favre torna in Germania e lo fa per riportare il Borussia Dortmund ai livelli di qualche anno fa. Diallo, Delaney e Witsel sono stati presi per rinforzare difesa (il primo sostituirà Papasthatopoulos, passato all’Arsenal) e centrocampo e potranno essere utili alla causa, anche perchè la dirigenza giallonera ha investito complessivamente 68 milioni di euro su di loro. Buono anche l’acquisto dell’esterno sinistro classe 1995 Wolf, arrivato a Dortmund dopo un’ottima stagione con l’Eintracht Francoforte. Resta il rimpianto di non essere risuciti a trovare l’accordo col Chelsea per confermare Batshuayi, poi accasatosi al Valencia. Il grande punto interrogativo è quindi sulla punta centrale, ruolo fondamentale per i gialloneri negli ultimi anni con prima Lewandowski e poi Aubameyang. Al momento la soluzione migliore sembra essere quella del “falso nueve” con Reus terminale offensivo. L’allenatore svizzero è una garanzia visti gli ottimi risultati ottenuti con Borussia Mönchengladbach e Nizza. La partenza però non è stata confortante: in Coppa di Germania infatti, sul campo del modesto Greuther Fürth, la vittoria per 2-1 è arrivata solo al 120′. Per battere il RB Lipsia nel big match della prima giornata servirà una prestazione migliore.
BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH
Hecking aveva chiesto un finalizzatore ed è stato accontentato: per 23 milioni di euro è arrivato infatti Pléa dal Nizza. Molto interessante anche l’acquisto del terzino diciottenne danese Poulsen. Il ritorno in Europa passerà però inevitabilmente da un miglioramento del rendimento in trasferta, deficitario l’anno scorso. La dirigenza è riuscita a trattenere Zakaria e Hazard e la squadra è ora in gran parte composta da giocatori nati dopo il 1990. Ottima a nostro parere la cessione di Vestergaard, buon giocatore ma i 25 milioni del Southampton non si potevano certo rifiutare.
HOFFENHEIM
Inutile girarci intorno: il vero colpo dell’estate dell’Hoffenheim è stato tenere Julian Nagelsmann ancora per una stagione. Il giovane allenatore ha già comunicato che la prossima stagione andrà al RB Lipsia, ma quest’anno ha voluto fortemente rimanere in biancoblù per far esordire la sua “creatura” in Champions League per la prima volta nella storia dopo lo straordinario terzo posto dello scorso campionato. Ottimi gli arrivi di Bittencourt, Brenet, Belfodil, Joelinton (attaccante brasiliano rientrato dal prestito al Rapid Vienna e già provato da Nagelsmann per sostituire Uth) e Adams per dare profondità alla rosa. Non grandi nomi, ma giocatori che saranno sicuramente utili alla causa. Dolorose, ma inevitabili, invece le partenze di Gnabry e Uth. Rosa giovanissima per l’Hoffenheim, con due soli giocatori nati prima del 1990 (uno è il terzo portiere Stolz e l’altro l’attaccante Szalai). Da valutare i rientri dagli infortuni di Rupp, Amiri e Demirbay; dovrebbero invece essere quasi pronti Geiger e Kramarić.
RB LIPSIA
Dopo la fine del rapporto con Hasenhüttl, che non voleva iniziare una stagione nuova col contratto in scadenza e ha deciso così di lasciare Lipsia (la dirigenza non voleva rinnovare il contratto dell’austriaco oltre la data prefissata), sarà Rangnick a guidare la squadra. Il direttore sportivo ricoprirà quindi anche il ruolo di allenatore, in attesa che la prossima estate Nagelsmann dia vita al nuovo progetto quadriennale della squadra di proprietà della Red Bull. Obiettivo di questa stagione sarà tornare tra le prime quattro e per farlo sono stati presi alcuni giovani interessanti, come “impone” la filosofia del club: Cunha, Mukiele e Saracchi. Superfluo dire che la cessione di Keita (unico “sacrificato” tra i migliori giocatori biancorossi, è rimasto per esempio Werner) rappresenti invece il più grande incasso mai fatto dal Lipsia: 60 sono infatti i milioni di euro (a cui potrebbero aggiungersi i bonus) pagati dal Liverpool per il centrocampista.
SCHALKE 04
Dopo lo splendido secondo posto, Tedesco è chiamato a confermare il risultato riuscendo a conciliare il campionato con il prestigioso e ritrovato impegno della Champions League. La rosa è stata per questo allungata con gli acquisti di Mascarell, Sané (difensore arrivato dall’hannover e solamente omonimo di Leroy), Serdar e Uth (preso a parametro zero dall’Hoffenheim). Pesanti però la partenza del talento Kehrer, passato al paris Saint-Germain per 36 milioni di euro, e di Goretzka, che ha preferito andare al Bayern Monaco una volta scaduto il suo contratto.