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La giornata surreale del Calcio italiano, è tutti contro tutti

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Tutti contro tutti, nessuno escluso, tutti contro tutti, a calci sul muso, tutti contro tutti, calci all’intruso“, così canta Giorgio Canali in una delle sue canzoni più celebri e così possiamo riassumere lo stato del calcio italiano, dalla Serie B in giù.

Già qualche ora fa si era pronunciato il presidente della Lega B Mauro Balata che così tuonava:” Abbiamo fatto presente alla FIGC che le nostre società si sono espresse per non procedere ai ripescaggi. Noi riteniamo che questa richiesta possa essere accolta per diverse ragioni, soprattutto per il fatto che quest’iniziativa non avrebbe nessuna conseguenza sugli altri campionati. Quindi chiediamo di ridurre il numero di società senza ripescaggi e senza incidere sul meccanismo di promozioni e retrocessioni, non impattando sulle altre leghe“.

Eppure, solo pochi giorni fa la FIGC con un comunicato aveva avvertito sul come come le disposizioni federali non consentivano il mutamento del format del campionato di Serie B da 22 a 20 squadre dalla corrente stagione sportiva (occorre, infatti, almeno un anno di preavviso).

Una situazione grottesca e anomala che ignora persino delle sentenze e che, nel pieno di un polverone politico e amministrativo generato dalle contestate scelte del commissario Fabbricini, rischia di essere sconvolta ulteriormente dalla conseguente nuova pioggia di ricorsi, controricorsi e polemiche, partendo in primis da Novara e Catania, proseguendo per Siena.

Toscani che già, nel frattempo, hanno recapitato al Collegio di Garanzia del CONI un ricorso nei confronti della società Novara Calcio S.p.A., della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), nonché nei confronti delle società Ternana Unicusano Calcio S.p.A e della F.C. Pro Vercelli 1892 S.r.l.

Nel frattempo, in Lega Pro è arrivato un documento congiunto firmato da ben 13 società di Serie C contro i presunti ripescaggi di Bari, Messina e Avellino: “Ci auguriamo davvero che da parte della Federcalcio ci sia l’intenzione di operare ascoltando l’opinione di chi tiene in vita le società calcistiche della “terza serie”, vero motore di tutto il sistema. In caso contrario saremo costretti ad agire di conseguenza con iniziative di protesta eclatanti, tra le quali anche il ritiro delle nostre squadre dal campionato”.

In attesa di ufficialità, l’unica certezza è il comunicato in riferimento al ricorso del Cesena e della Virtus Entella: la Corte Federale ha rimesso gli atti al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare per la trattazione della controversia; dibattimento che avverrà il 12 settembre, dunque fuori tempo massimo per eventuali riammissioni in Serie B.

In attesa di ulteriori notizie, sottolineando le intenzioni della FIGC di forzare verso una linea diversa da quella dettata dalla magistratura, che il tutti contro tutti continui…