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Foto per gentile concessione della FIGC

Nei giorni scorsi si è svolta nella sede della Federcalcio una riunione di due ore tra il commissario straordinario della FIGC, Roberto Fabbricini, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, e il vice presidente dell’AIAC, Luca Perdomi, con oggetto la situazione del calcio femminile in Italia, situazione che al momento vede lo sciopero da parte delle società di Serie A e B Femminile che vogliono l’inquadramento sotto la FIGC e non più sotto la LND.

Così parla dell’incontro una nota diffusa dalla Federazione: “Si è svolto oggi a Roma presso la sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio l’incontro tra il Commissario Straordinario della Figc Roberto Fabbricini, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, il presidente dell’AIC Damiano Tommasi e il vice presidente dell’AIAC Luca Perdomi con oggetto l’attuale situazione del calcio femminile. Durante la riunione, svoltasi in un clima cordiale e proficuo, è stato avviato un dialogo sul quale trovare piena condivisione con le società, le calciatrici, le allenatrici e gli allenatori per risolvere il contenzioso in essere tra la LND e la FIGC sulla titolarità e l’organizzazione dei campionati di Serie A e Serie B. L’obiettivo di tutte le parti interessate è di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile per consentire il corretto avvio della stagione agonistica 2018-2019”. Gli fa eco Cosimo Sibilia su Twitter: “Il clima in cui si è svolta la riunione sul calcio femminile è stato cordiale e proficuo. L’obiettivo di tutti è consentire il corretto avvio della stagione agonistica 2018/2019”.

In pratica è stato finalmente avviato un dialogo, al di là della sentenza dei Collegio di garanzia del Coni, sul quale trovare piena condivisione con le Società, le calciatrici, le allenatrici e gli allenatori per risolvere il contenzioso in essere tra la LND e la FIGC su chi abbia il titolo per organizzare i prossimi campionati di Serie A e Serie B Femminile. L’obiettivo di tutte le parti interessate è di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile per consentire il corretto avvio della stagione agonistica 2018/2019 e l’accordo, molto probabilmente, verrà ratificato il 17 agosto a Coverciano in occasione del raduno arbitrale che apre la stagione. Secondo le voci che circolano, l’accordo dovrebbe accontentare tutti: le aspettative di club e calciatrici verranno soddisfatte, Sibilia vedrà riconosciuti i suoi diritti e il campionato di Serie A femminile potrà partire regolarmente il 15 settembre con Juventus e Fiorentina che si giocheranno la Supercoppa il 25 agosto a La Spezia.

Qui finiscono le notizie positive e cominciano invece quelle meno positive: in primis, Sibilia vorrebbe che la FIGC venga incontro alle spese sostenute dalla Lega Nazionale Dilettanti e si prenda economicamente carico di quei dirigenti che si sono occupati finora del calcio femminile. In seconda battuta, ma non meno importante, la questione del professionismo femminile: per fare una cosa del genere Fabbricini dovrebbe cambiare le norme organizzative interne della FIGC, ma questa operazione può essere fatta solo a piccoli passi in quanto non tutti i club maschili sono d’accordo (Juve, Milan, Fiorentina e Roma sono favorevoli ma non lo è per esempio la Lazio). Le spese per i club aumenterebbero, dato che le calciatrici passerebbero sotto l’Enpas come tutti i lavoratori dello spettacolo, e il campionato di Serie A Femminile potrebbe costare anche sui 4 milioni. In più il cambiamento richiederebbe anche una modifica strutturale delle società di calcio femminile e quelle più piccole non avrebbero la forza e i mezzi per reggere l’impatto. È un processo che va fatto per gradi, tenendo conto anche del fatto che in futuro si renderà necessaria anche la creazione di una CAN specifica A-B femminile. Una cosa è certa, però: indietro non si torna.