Gómez top player, l’Atalanta il suo top team
Chi se non lui! El Papu Gómez, trascinatore di un’Atalanta che ha dimostrato meglio di un teorema matematico l’utilità di una buona preparazione estiva. Europa League, “ostacolo” Sarajevo: il 2-2 dell’andata, con un mesetto di fatiche sulle spalle non ancora metabolizzato a dovere, creava paure e sensazioni negative. Spazzate via, poi, dall’8-0 in trasferta di una Dea che nel giro di una settimana ha cambiato marcia sul piano fisico e mentale.
Orobici al terzo turno preliminare di Europa League. Tutto molto bello, per quanto il Sarajevo non fosse una squadra imbattibile, nonostante i timori nati nella sfida dell’andata. Ora che è passato qualche giorno, torniamo ad analizzare un fattore importante: l’utilità del 10 nerazzurro. Gómez in campo, Gómez fa due gol, l’Atalanta baila col Papu e como el Papu, ed è strano che uno come lui non sia riuscito mai a fare il salto definitivo di qualità. Meriterebbe una grandissima? Sì, sicuramente, però – per quanto nelle recenti sessioni mercato si sia anche parlato di un suo trasferimento altrove -nessuna vera offerta è mai arrivata a un giocatore che di talento ne ha a dismisura.
Personaggio positivo, una tecnica straordinaria, 30 anni compiuti a febbraio, ed è questo, forse, l’unico grande ostacolo tra il Papu e una grandissima. Dire che per lui il treno sia passato è poco elegante, ma forse vero. Però, a pensarci bene, identificarsi con un’Atalanta europea, in fondo, non è proprio così male.