Ci eravamo lasciati così. Maglie diverse, stesse esultanze, stesso modo di interpretare la partita, un allenatore in panchina in grado di far divertire e giocare a calcio anche la più impacciata formazione di Terza Categoria calabrese.
Poi davanti c’è lui, anzi mai nessuno come lui, il Kun Sergio Aguero, che con la doppietta di ieri tocca quota 201 con la maglia dei Citizens… irraggiungibile.
La stagione in Premier comincia con il Community Shield, con l’ennesimo trofeo alzato al cielo dal Manchester City di Pep Guardiola, il quinto nella storia del club.
Tante le assenze “mondiali”, da una parte e dall’altra. Chelsea in clamoroso ritardo sul piano del gioco e forse anche di condizione. Il gap con il City (30 punti di ritardo la scorsa stagione) è ancora troppo elevato. Lavoro, gruppo, rientro al top dei “vacanzieri” (Hazard, Kanté, Courtois, Giroud, Willian) e magari qualche innesto. Anche perché, parliamoci chiaro, non è certo il solo Jorginho che può cambiare faccia ai Blues.
Invece… può cambiar volto un giovane di 18 anni (classe 2000 di Stockport), lanciato per caso ma con coraggio e criterio l’anno passato da Pep, anche in una gara importante come questa? Stiamo parlando del futuro “craque” di questa squadra e probabilmente della Nazionale inglese, Phil Foden, autore dei due assist decisivi trasformati poi in oro dal Kun. 10 presenze totali tra campionato e coppe nella stagione 2017/2018 ma qualità da vendere…
Ah, e non c’era nemmeno Kevin De Bruyne.
Ben tornato calcio inglese, ci sei dannatamente mancato…