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Fiorentina, ipotesi Mirallas. L’alternativa a Pjaca o un semplice bluff di mercato?

Il calciomercato italiano è rovente in perfetto allineamento con le temperature registrate ultimamente sul territorio italiano. In questo clima ultra estivo c’è una Fiorentina pronta a dire la sua, memore di un glorioso passato da settima sorella; eppure la voce gigliata per il momento è ancora un po’ timida.

C’è un tassello da riempire in attacco ed è atteso con ansia dai tifosi, orfani di un idolo d’attacco da celebrare. L’obiettivo principale resta lo juventino Marko Pjaca, ma la giornata di giovedì ha inserito una variante nella complicata equazione del mercato fiorentino. Il tecnico dell’Everton, Marco Silva, ha messo fuori  squadra Kevin Mirallas e l’esterno belga è stato successivamente accostato con consistenza alla Fiorentina.

Il rumors non ha colpito particolarmente la piazza viola, complice anche un commento ironico proveniente da Liverpool, lato Goodison Park, dove il belga non sembra aver lasciato ricordi straordinari. I gol realizzati in Premier League ci presentano un giocatore rapido, capace di ottimizzare al meglio le situazioni di transizione leggendo con perfetta armonia le intenzioni dei compagni. Impressionante la potenza del suo tiro, sperando che non stia vivendo una parabola discendente.

Salvo altre sorprese dell’ultima ora, ìper il momento si lavora per Pjaca e Mirallas con una situazione che si presta a molteplici interpretazioni. Mirallas può essere visto come alternativa in caso di arenarsi delle trattative con la Juventus, cosa da non escludere; c’è chi vede in tale iniziativa invece un semplice bluff in perfetto stile pokeristico per mettere pressione proprio alla Juventus e spostare l’ago della trattativa dalla parte della Fiorentina. Non è detto poi che l’arrivo del belga possa frenare la trattativa Pjaca. Le due trattative appaiono indipendenti, ma questo potrebbe comportare delle partenze: in pole Thereau. In ogni caso parliamo di due giocatori che danno il meglio in posizione più decentrata; il punto di riferimento centrale resta dunque l’argentino Simeone, dichiarato incedibile nelle scorse settimane da Della Valle. Al Cholito però viene chiesta una maggiore regolarità che, fondendosi con le spiccate doti dei compagni di reparto, vecchi e nuovi, possa rendere più persuasiva e letale l’offensiva gigliata. Un aspetto fondamentale per alzare l’asticelle e tornare in Europa.