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Salernitana e Reggina, lavori in corso ma all’«Arechi» si è vista una buona base

CopyRight MondoSportivo.it / Giuseppe Pucciarelli

Fare il punto su come si è lavorato nella prima parte di ritiro pre-campionato e in che condizioni ci si presenta agli imminenti esordi in Coppa Italia. Questi gli obiettivi di Salernitana e Reggina, che si sono affrontate ieri sera all’«Arechi» di Salerno in un incontro amichevole atteso soprattutto dalle tifoserie, che non hanno perso l’occasione di rinnovare uno dei gemellaggi più storici e più intensi del panorama calcistico italiano aspettando presto di ritrovarsi nello stesso campionato, considerato che adesso la Salernitana è in B, mentre la Reggina è in C.

Complici i carichi di lavoro sostenuti dai granata campani a Rivisondoli e dagli amaranto calabresi in quel di San Gregorio Magno e l’afa percepita nell’impianto salernitano, non si poteva pretendere una partita brillante dal punto di vista dello spettacolo. E infatti il copione annunciato è puntualmente andato in scena. Questo non vuol dire che da una parte e dall’altra non si sia visto niente di interessante, anzi, in una sfida terminata 2-1 per i padroni di casa, con reti di Castiglia e Vuletich per la Salernitana e Maritato in gol per i calabresi.

Per quanto riguarda la Salernitana, il tecnico Stefano Colantuono ha riprodotto lo schema tattico sul quale tanto ha lavorato durante il romitaggio abruzzese, vale a dire il 3-5-2. Hanno colpito in positivo tre elementi tra i granata. Innanzitutto, Di Roberto che ben si sta disimpegnando nel suo nuovo ruolo di esterno tutta fascia a destra. L’ex Cittadella si è dimostrato attento nelle chiusure difensive, non tralasciando però le sue caratteristiche offensive. E il perfetto cross per la zuccata di Vuletich che è valso il momentaneo 2-0 ne è la perfetta dimostrazione. Proprio il puntero argentino è il secondo elemento da sottolineare. Arrivato a Salerno da semisconosciuto, l’attaccante sta convincendo sempre di più Colantuono, un tecnico che di centravanti argentini se ne intende, chiedete lumi a German Denis. E chissà non possa diventare la sorpresa di questa stagione, la quarta consecutiva in B per la Salernitana. Infine, notazione anche per Castiglia. La Salernitana parrebbe finalmente aver trovato quella mezzala tecnica brava negli inserimenti e letale in zona gol che tanto è mancata negli ultimi anni.

Capitolo Reggina. I calabresi sono ancora un cantiere aperto al quale il ds Massimo Taibi deve mettere mano per concludere i lavori. Le basi sono però buone, anche perché Roberto Cevoli, tecnico del Renate dei miracoli, è abituato a far lavorare bene i giovani e a trovarsi bene con loro, come lo stesso mister ha dichiarato in sala stampa nel post gara. I tifosi amaranto possono essere ragionevolmente fiduciosi per il futuro. Nel complesso, ieri sera la differenza di categoria con la Salernitana la si è vista soprattutto nel cinismo nello sfruttare le occasioni da rete. Nel 4-3-3 amaranto, la mediana formata da Emmausso, Salandria e Marino non ha sfigurato. Buona anche l’intesa in avanti tra Maritato, Tulissi e Navas. Il calciatore che ha più colpito è stato però Niko Kirwan, neozelandese figlio di John ex All Black ed ex c.t della Nazionale Italiana di rugby, centrocampista che già si è fatto notare lo scorso anno col Mestre. Mediano che ieri sera Cevoli ha schierato a destra, fascia che Kirwan si è mangiato mettendo più volte in difficoltà un elemento in palla come Di Roberto.

Insomma, tanto c’è ancora da migliorare per Salernitana e Reggina, ma a inizio agosto sarebbe utopistico pensare che sia tutto già a posto. La Coppa Italia, quella dei grandi domenica all’«Arechi» contro il Rezzato per la Salernitana e quella di C domenica 12 agosto contro una tra Vibonese e Siracusa, sarà un ulteriore banco di prova per le due formazioni. In vista dell’obiettivo principale per entrambe, il campionato, che scatterà… domanda da un milione di dollari considerate le tante spade di Damocle che pendono sul torneo cadetto e su quella di terza serie.