Per una neopromossa si dice che sia molto più difficile il secondo anno, quella della conferma, rispetto al primo, quello della salvezza. E non può che essere così: fattori determinanti come la verve agonistica, l’entusiasmo e la voglia di stupire rischiano di venir meno quando hai raggiunto un obiettivo così importante, quasi insperato. È come una fiammella che raggiunge il suo apice e poi si spegne inesorabilmente, piano piano.
Alla SPAL sanno bene di correre questo pericolo. La prima Serie A è stata sudata ma entusiasmante: Leonardo Semplici ha portato avanti le sue idee – quelle che gli avevano permesso di fare il doppio salto dalla C alla A – anche nella massima serie. Con coraggio e umiltà, traendone il massimo beneficio possibile. E, una volta raggiunta la salvezza, ha deciso di rimanere almeno ancora un anno a Ferrara, provando a fare la cosa più difficile: ripetersi. Molti allenatori avrebbero lasciato da vincenti, accettando le lusinghe di squadre più blasonate (o addirittura restando fermi). Semplici è rimasto al timone della sua nave.
Intelligente è stata la società, soprattutto nell’appoggiare ogni scelta dell’allenatore. Compreso il suo credo tattico, quel 3-5-2 che ormai è diventato un marchio di fabbrica. L’intelligenza la si riconosce anche dal mercato fatto fin qui dai dirigenti emiliani. I calciatori acquistati non sono stati presi per sfizio, ma perché consoni all’impostazione tattica di mister Semplici. Lo scorso anno, in difesa, la squadra è andata sostanzialmente bene. Anzi, la compattezza difensiva ha permesso di aver quel qualcosa in più rispetto alle altre squadre pericolanti. Ebbene, il reparto difensivo non è stato quasi toccato, se non per l’arrivo di Djourou, che può dare più esperienza al pacchetto arretrato.
Sulle fasce di centrocampo, una volta confermati i positivissimi Costa e Lazzari, è stato prelevato Dickmann, uno degli esterni più interessanti dell’intero panorama di Serie B. Al centro, a parte Grassi di rientro al Napoli (ma non è detto che non possa tornare) sono stati confermati praticamente tutti, da Kurtić a Valoti (passando per Everton Luiz e Schiattarella). Piace Valdifiori, il regista che potrebbe far rifiatare Viviani. In attacco, poi, il colpo è stato Petagna, attaccante tuttofare che può dare una mano anche in fase di ripiegamento.
Ancora chiaramente non sappiamo se la SPAL riuscirà a ripetersi, se Semplici porterà a termine la salvezza anche nel prossimo campionato. Ma gli ingredienti sono genuini e sul piatto c’è tutto l’occorrente per trovare l’ennesimo miracolo.