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A metà maggio l’associazione Women in Football ha lanciato una nuova campagna per la parità di trattamento nel calcio tra uomini e donne dal titolo “What if”: la campagna, supportata dall’hashtag #Whatif, è nata a Londra per chiedere un reale cambiamento nella considerazione del calcio femminile e trovò il supporto, tra gli altri, di TalkSport, Sky Sports, Twitter e Sporf. Ora quella campagna ha fatto un ulteriore passo in avanti.

È di queste ore infatti la notizia che la squadra inglese dell’Everton ha utilizzato le ragazze della sua squadra femminile, le Everton Ladies, per presentare la nuova maglia ufficiale Umbro che sarà indossata sia dalla squadra maschile che da quella femminile. Danielle Turner, il capitano delle Everton Ladies, ha detto di essere contenta di fare da testimonial per questa campagna: “Sono estasiata di essere parte di questa campagna ispirazionale e innovativa. Questa è una maglietta che tutti i fan dell’Everton saranno fieri di indossare. Avere la possibilità di non solo debuttare con questa maglia con le mie compagne ma di essere la prima donna a cui è stata data questa opportunità è un segno tangibile della filosofia di un club come l’Everton e del loro impegno per far crescere il profilo del calcio femminile”. La presentazione è stata anticipata da un video, diffuso sui canali social dell’Everton, in cui si vede la Turner insieme alle compagne di squadra Chloe Kelly, Megan Finnigan e Kirsty Levell dentro gli impianti di Goodison Park con le parole “We know our history, but right now we’re creating our future”.

Dall’altra parte dell’Europa, in Catalogna, il Barcellona ha annunciato che, per la prima volta, la sua squadra femminile si unirà a quella maschile allenata da Ernesto Valverde per il tour pre-stagionale negli Stati Uniti: calciatrici come l’attaccante inglese Toni Duggan e l’ala olandese Lieke Martens si troveranno così faccia a faccia con Lionel Messi e compagni in un training camp in Oregon, vicino alla sede ufficiale della Nike, dove parteciperanno a delle attività commerciali congiunte prima di dirigersi tutti insieme a Los Angeles. Nonostante la enorme differenza di salari (basti pensare che il salario annuale della Martens, una delle calciatrici più pagate al mondo, corrisponde a circa 225.000€), la Nike ha deciso di puntare anche sul calcio femminile, lanciando una nuova linea di sportswear a edizione limitata dal titolo “Lieke” specifica per lo sport femminile.

Il comportamento pioneristico di Everton e Barcellona è stato accolto con soddisfazione da Anna Kessel, la presidentessa di Women in Football: “Quando Women in Football ha lanciato la campagna #WhatIf siamo rimaste colpite dalla risposta positiva che abbiamo avuto dal mondo del calcio e dall’industria spotiva, sia a livello nazionale che globale. Aumentare la visibilità delle donne nel mondo del calcio è cruciale e siamo contentissime che l’Everton, un club con una tradizione così importante, sia stato uno dei primi clubs della Premier League a darci il suo supporto”.

Il mese scorso la campagna #WhatIf ha collezionato oltre 40 milioni di tweets in tutto il mondo e l’emoji creata da Women in Football è apparsa ovunque, attirando anche persone come Judy Murray (che ha offerto una classe di allenamento mentale e sportivo alle allenatrici femminili di calcio) e aziende come BBC e Sky Sports: “Con le donne che stanno prendendo spazi che prima non avevano, come Vicki Sparks che è diventata la prima commentatrice donna per un evento calcistico maschile alla televisione britannica e Emma Saunders che è diventata la prima speaker femminile in uno stadio, c’è un cambio significativo in atto. Sempre più squadre maschili stanno promuovendo le loro compagini femminili. C’è ancora molto da fare per raggiungere l’uguaglianza tra calcio maschile e femminile ma si stanno verificando dei cambiamenti concreti e tangibili. Siamo veramente felici nel vedere come il talento calcistico femminile venga finalmente riconosciuto e che abbia una piattaforma su cui prosperare”.