Un primo posto che non ha praticamente mai lasciato. Lewis Hamilton vince e convince all’Hungaroring, e aumenta il vantaggio in classifica su Vettel. Diventano 24, ora, i punti da recuperare per il tedesco della Ferrari, che chiude al secondo posto davanti al compagno di squadra Raikkonen, che riesce ad approfittare delle difficoltà di Bottas (quinto al traguardo) per salire sul podio.
La gara non regala troppe emozioni: da segnalare, nelle battute iniziali, l’ennesimo problema tecnico per la Red Bull (stavolta è Verstappen a pagarne le conseguenze) – l’olandese viene tradito dalla power unit dopo una grande partenza. La corsa si riduce a una lotta strategica tra Mercedes e Ferrari – ma sia Vettel sia Raikkonen vengono penalizzati da soste nettamente più lente del normale.
Dopo le soste, Bottas torna davanti alle Ferrari e mette al sicuro Hamilton, che con pista libera riesce ad allontanarsi dagli inseguitori. Vettel prova in tutti i modi a guadagnare la seconda piazza, ma ci riesce soltanto nelle battute conclusive – nell’occasione, Bottas va lungo e colpisce il tedesco, che non subisce però danni. Questo non sarà l’unico incidente per Bottas, che pochi giri dopo sbatte contro Ricciardo nel tentativo di difendere la quarta posizione – l’australiano supererà comunque il pilota Mercedes nel giro successivo.
Ottimo risultato per Gasly, migliore degli “altri”: il sesto posto odierno è il suo secondo miglior risultato in carriera. In zona punti chiudono anche Magnussen, Alonso (che torna a punti per la McLaren nel giorno del suo compleanno), Sainz (gara negativa per la Renault, considerando anche il 13° posto di Hulkenberg) e Grosjean. Sfortunatissimo Vandoorne, protagonista di un’ottima gara ma costretto al ritiro per un guasto al cambio.