Dicasi “effetto Cristiano Ronaldo“. È merito anche suo, di CR7, se in giro per l’Europa si è riscoperta la voglia di tornare a giocare in questa rivalutata Serie A. Basti pensare a un paradosso grande così: ovvero, al fatto che in casa ChievoVerona c’è il timore (!) che Ronaldo possa non essere in condizione, e dunque non giocare, la prima di campionato al Bentegodi. Già: avete capito bene, meglio giocarci contro, a un mostro simile, pur che sperare che non ci sia. Meglio affrontare una leggenda del calcio in vita, piuttosto che essere tra i pochi che non l’hanno ospitato in campo.
L’avvento di Ronaldo in Italia, in sostanza, è quanto di più positivo ci sia per il nostro calcio, nonostante in molti pensino il contrario (in modo assolutamente confutabile, per quanto questi siano sicuri che non lo sia). E anche l’effetto CR7 sta provocando un meraviglioso ritorno all’ovile di tanti che negli anni passati hanno cercato fortuna altrove. Come Pastore per esempio, tornato in quell’Italia che lo ha lanciato nel grandissimo calcio, ma non a Palermo stavolta: a una Roma che gli ha già affidato le chiavi del centrocampo, e che si aspetta lui la ripaghi con giocate degne del suo nome.
El Flaco, acquisto importante per i giallorossi, e già ufficiale come lo è Pašalić, che dopo l’esperienza così così al Milan di qualche tempo fa, torna in Italia e in Lombardia, ma per vestire la maglia della Dea, un’Atalanta che, si è visto in Europa League con il Sarajevo, ancora non è al top della condizione.
Tra coloro che invece stanno rientrando, o sono tentati di rientrare, c’è Obiang, che dopo l’esperienza al West Ham è a un passo dal tornare a Marassi, sempre sponda Samp; e poi, Vidal e Vrsaljko, per cui lavora sodo un’Inter che per quest’anno sta allestendo una rosa di tutto rispetto. Per chiudere, nominiamo anche Álvaro Morata, obiettivo di un Milan che tratta lui e Higuaín, per rinforzare l’attacco di una squadra che ha avuto un eccellente ritorno anche in dirigenza: Leonardo, chiamato a render di nuovo grande un club che sì, farà mercato, “ma senza far follie”.