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Sì Gattuso, no follie, Bonucci chissà. Focus sul Milan che verrà

Nuovo Milan, sì, però con Gattuso alla guida. Perlomeno, questo è ciò che nella dirigenza rossonera affermano, questo è ciò che assicurano i nuovi piani alti di un club che sta completando un altro importante processo di rinnovamento. Leonardo, nuovo direttore generale del Milan, ha spiegato chiaramente gli obiettivi della società: portare calciatori di spessore, già utili alla causa, e i riferimenti a Thiago Silva, Pato e Kaka sono anche usciti in conferenza stampa, ma non è il momento, questo, di scoprire talenti. Questo Milan deve ripartire, e farlo con chi già conosce il calcio italiano. Come il suo attuale allenatore, a cui è stata confermata la fiducia.

Un enorme cambiamento, invece, bisogna effettuarlo e subito: quello mentale. Leonardo, che chiaramente conosce l’ambiente, è stato chiamato per riportare la mentalità giusta, vincente, oltre che per procedere con un mercato che prevede acquisti, sì, ma anche cessioni, in primis Bonucci. Ha chiesto personalmente di andar via il capitano dell’ultima stagione rossonera: vuole tornare alla Juventus, e l’affare si può fare, ma chissà se si farà. Nel senso che la trattativa c’è ed è andata avanti in queste ore: le parti sono in costante dialogo, ma Marotta è stato chiaro più e più volte in questi giorni. Per quanto si voglia accontentare il difensore, si tratta di un affare con tante variabili. Una di queste è Caldara, richiesto dal Milan ma che alla pari non sarà scambiato (la Juve non è un club che fa follie del genere, dai), e un’altra è Higuain, variabile del tutto interessante per un Milan che farà mercato, sì, ma non follie. Parola di Leonardo. Che ha confermato, come dicevamo, la fiducia a Gattuso, allontanando definitivamente l’ombra di Conte sul nuovo Milan americano.