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Lugano, una prima inedita per aprire la festa dei 110 anni

A Lugano, dal ritorno nella massima serie dopo il lungo periodo di assenza dovuto al fallimento, non era mai successo di iniziare il torneo con una vittoria: i primi tre debutti erano infatti coincisi con tre sconfitte. Per ritrovare una vittoria al debutto dei ticinesi, bisogna tornare indietro di 18 anni, che diventano 24 se si tiene conto del fattore campo esterno.

Certo, il gol di Mihajlović è nato da un errore abbastanza inusuale sui campi da calcio delle massime categorie. Tuttavia, i bianconeri hanno legittimato il risultato con una buona prestazione.

Lo aveva detto anche Spalletti, nelle dichiarazioni post partita al termine dell’amichevole di sabato scorso: il Lugano è una squadra grintosa, che non ha paura dei duelli fisici. Cinque infatti i bianconeri finiti sulla lista dei “cattivi”, con 18 falli commessi complessivamente: i sottocenerini non sono più la compagine leggera di tre stagioni fa, con i giocatori che venivano letteralmente spostati” a centrocampo dagli avversari.

Certo, una rete così prematura ha sicuramente messo in difficoltà la squadra di Jacobacci, complicandone i piani. Tuttavia, è un fatto che i ragazzi di Abascal abbiano tenuto bene il campo, soprattutto a inizio ripresa, soffrendo poi il giusto quando i padroni di casa hanno tentato il tutto per tutto nel finale.

A fine partita, il tecnico del Sion faceva notare come ci fossero sempre una gamba, un piede o una schiena a respingere i palloni che i suoi spedivano verso la porta ticinese. Ma tutto ciò non avveniva per caso, ma grazie a una fase difensiva che, questa volta, ha funzionato bene.

I complimenti del presidente Renzetti per Daprelà sono stati meritati: l’ex difensore di Carpi e Palermo, schierato al centro della linea difensiva, ha fatto davvero bene, facendosi trovare anche pronto in occasione dell’azione che lo ha portato a insaccare il pallone della seconda rete, anticipando la retroguardia vallesana.

In conclusione, una buona prestazione, quella dei ragazzi di Abascal. Certo, il torneo è solo all’inizio, e non è detto che non vi siano ancora partenze o arrivi (ieri Renzetti, in zona mista, ha accennato a questa possibilità): però la squadra ha mostrato un’attitudine piuttosto decisa che, in un torneo come quello svizzero, fa davvero la differenza.

Volendo guardare il pelo nell’uovo, a segnare non sono stati gli attaccanti. Tuttavia, Junior, in due o tre occasioni, ha fatto vedere delle cose pregevoli. Ceesay, subentrato nel finale, ha avuto, nel recupero, una grande occasione per segnare, ma ha fallito l’ultimo dribbling. Tuttavia, non bisogna dimenticare che due elementi come Janko e Bottani sono ancora in bacino di carenaggio, e potranno essere molto utili alla causa.

Domenica arriverà lo Young Boys, campione in carica, e sarà anche ilm giorno della grande festa per i 110 anni della società bianconera. La società ha reso noti i programmi per i festeggiamenti: maccheronata offerta a tutti i tifosi prima della partita, e un gadget in omaggio a tutti i tifosi che interverranno.

Terminata la partita, a partire dalle ore 18:00 circa, inizierà la festa vera e propria. L’intrattenimento sarà garantito dai Blues Brothers di Radio 3i (Michael Casanova e Maxi B), ci sarà si terrà la presentazione di squadra e staff, e i giocatori saranno poi a disposizione per autografi e foto ricordo. Verranno ricordate anche le squadre del 1993 e del 1968 (quelle che conquistarono la Coppa Svizzera) e qualche ospite a sorpresa. Insomma, varrà davvero la pena esserci.