Home » Juventus, con Ronaldo nella Superlega europea

L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus ha sancito lo stacco definitivo tra i bianconeri e tutte le altre squadre italiane. Già da anni dominante in Serie A, con l’acquisto del portoghese la squadra del presidente Andrea Agnelli entra definitivamente nella ristretta cerchia delle squadre europee destinate a contendersi il palcoscenico più splendente negli anni a venire.

Con lo strapotere economico di una decina di squadre infatti, i campionati nazionali sono destinati a diventare infatti leghe minori a livello globale rispetto a quella che potrebbe di fatto diventare una vera e propria “Superlega europea”. E per entrare, anche a livello d’immagine e di marketing, nell’élite la Juventus aveva bisogno di battere un colpo del livello di Ronaldo, che la proiettasse come visibilità  immediatamente ai vertici del calcio mondiale. Altrettanto fondamentale per i bianconeri chiudere la trattativa con Jorge Mendes, agente del Pallone d’Oro portoghese e tra i più spinti sostenitori del progetto tra i top club d’Europa.

Di fatto con l’ufficialità della conclusione della trattativa e la presentazione di Ronaldo alla stampa, la Juventus si è staccata dal resto del calcio italiano, rimasto indietro in qualsiasi ambito rispetto alla società di casa all’Allianz Stadium. Si può affermare che i bianconeri abbiano, più che comprato il portoghese, stretto una collaborazione con lui e il suo agente. CR7 infatti, insieme a Messi e Neymar probabilmente, è di suo un’azienda fatta e finita ormai. Sia dal punto di vista del mediatico che da quello economico. A sostegno di questa tesi basta guardare i numeri fatti registrare dalla vendita delle magliette col numero 7 sulla schiena nel primo giorno: circa cinquecentomila, più della metà di quante vendute nell’intera stagione 2016-2017. Cristiano Ronaldo gioverà all’immagine della Juventus nel Mondo più che a quella del calcio italiano. Il pubblico globale infatti guarderà le partite dei bianconeri per vedere all’opera il cinque volte Pallone d’Oro e considererà un semplice sparring partner l’avversario di turno.