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RSL svizzera, sabato si parte: le principali novità

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Sabato, in Svizzera, ripartirà il campionato di calcio. La formula è sempre la medesima: torneo all’italiana formula 4×10, con andata e ritorno inframezzate dalla sosta invernale tra dicembre e febbraio, per un totale di 36 giornate complessive. La novità di quest’anno sarà però lo spareggio per non retrocedere tra la penultima e la seconda della Challenge League. Ma andiamo a vedere come le squadre si stanno preparando all’inizio della stagione.

Del Lugano ci stiamo già occupando da alcune settimane, e continueremo a farlo, come sempre, tramite servizi dedicati e scritti direttamente dai campi di gioco. Dagli altri ritiri, ci giungono notizie di campagne acquisti incentrate soprattutto sulle uscite di giocatori affermati, e l’arrivo di giovani speranze.

A Basilea hanno monetizzato: dopo la cessione di Akanji, durante la pausa invernale, i renani hanno fatto partire Lang, Elyounoussi, Lacroix, Vaclík e Salvi. In porta è arrivato Omlin, promessa del Lucerna (che ha invece ingaggiato Salvi), mentre registriamo il ritorno di due vecchie conoscenze del calcio italiano: Zdravko Kuzmanović e Silvan Widmer. Lo Young Boys, per ora, non ha ceduto nessuno dei big, è si è rinforzato con Lauper, proveniente da Thun.

In definitiva, la squadra giallonera, che ha chiamato Gerardo Seoane in panchina al posto di Hütter, sembra avere un organico più attrezzato, per quanto riguarda la lotta per il titolo. Molto però dipenderà dall’esito del play off di Champions League di agosto, e dall’ingresso o meno nella fase a gironi della competizione, con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista economico.

Tutte le altre, a giudicare dai test amichevoli sinora effettuati, sembrano destinate a lottare per un posto in Europa o per non retrocedere: difficilmente, insomma , la lotta per il titolo vedrà contendenti diverse dalle compagini prima e seconda negli ultimi anni. La sensazione è che il torneo sarà caratterizzato da un grande equilibrio, dal terzo posto in giù, con il Sion che potrebbe forse dire qualcosa in più, sempre che le scommesse fatte dal presidente Constantin vadano a segno. I vallesani sono stati infatti molto attivi sul fronte delle cessioni, lasciando andare giocatori anche importanti, ma che avevano deluso. Il confermato Jacobacci, inoltre, è un tecnico navigato: potrebbero essere loro la sorpresa, quest’anno.

Le altre svizzere tedesche si sono rinnovate nella guida tecnica (Lucerna, San Gallo e GCZ), mentre lo Zurigo, persi Brunner e Thelander, ha ingaggiato a parametro zero l’ex Lucerna Kryeziu, e proveranno a valorizzare dei giovani. Il GCZ ha riportato a Zurigo Sigurjónsson; inoltre, è arrivato da Stoccolma (AIK) Bahoui e Holzhauser dall’Austria Vienna, a fronte della partenza di parecchie elementi che facevano parte della rosa lo scorso anno (Avdijaj, Bergström, Faško, Kapić, Kodro, Pnishi, Vasic, Vilotić e Vitija). Sono le principali candidate per il terzo e quarto posto, fermo restando che il grande equilibrio che caratterizza il torneo potrebbe anche farcele trovare più in alto o più in basso.

Thun, Xamax e Lugano dovrebbero, presumibilmente, lottare per non retrocedere, fermo restando che gli organici di tutte e tre (soprattutto di Thun e Lugano) sono più o meno dello stesso livello delle altre cinque delle quali abbiamo scritto sopra. Presumiamo quindi che, come nella scorsa stagione, la lotta per non retrocedere sarà piuttosto accesa sino alla fine, e potrebbe avere esiti anche inattesi.