Serie A – Il Parma rischia di perdere 2 punti: sentenza entro una settimana. Chiesti 15 punti di squalifica per il ChievoVerona. Campedelli: “Fatto sempre tutto a norma”

Sono ore di grande ansia e attesa per i tifosi di Parma e ChievoVerona, con queste chiamate dinnanzi al Tribunale Nazionale Federale di Roma per rispondere delle accuse rivolte dalla Procura: tentato illecito sportivo per la prima, plusvalenze la seconda. Anche perché le richieste della Procura sono piuttosto pesanti, con le società che ora rischiano penalizzazioni relative alla scorsa stagione sportiva, al punto di mettere in dubbio anche la loro iscrizione alla Serie A 2018/2019. La stessa accusa del ChievoVerona è stata rivolta anche al Cesena, già certo della mancata iscrizione alla Serie B di quest’anno e che ora rischia di veder aggravare la propria posizione.

19.38 – COMUNICATO UFFICIALE del Chievo:

19.00 – “Mi aspettavo una richiesta del genere da parte della procura della FIGC – ha dichiarato Marco De Luca, legale del ChievoVerona, al termine del processo – di solito quando si ha torto si fanno sempre richieste pesanti per provare a convincere i tribunali. Questo è un procedimento totalmente infondato, un deferimento fragile che contiene tantissimi errori anche nei numeri”. De Luca accusa la Procura anche di non aver mai ascoltato Campedelli: “È una cosa che rende il processo privo delle caratteristiche idonee per far sì che proceda”. Lo stesso Campedelli si è detto molto dispiaciuto della situazione, dato che assicura di aver rispettato sempre le regole.

18:06 – Oltre alla penalizzazione dei clivensi, chiesti 36 mesi di inibizione per Campedelli.

17:30 – Emergono alcune indiscrezioni dall’aula del Tribunale: Crotone ed Entella sarebbero state ammesse come terze parti contro-interessate per il ripescaggio rispettivamente in Serie A e Serie B. Secondo le prime notizie, il Procuratore Federale avrebbe richiesto una penalizzazione di 15 punti per il ChievoVerona relativamente alla stagione 2017/2018: se dovesse essere applicata, la società veneta sarebbe retrocessa in Serie B.

16:20 – È cominciata l’udienza a porte chiuse.

16:00 – Sono ancora all’ingresso del Tribunale Nazionale Federale i legali delle parti chiamate in causa, presente anche il patron dei veneti Campedelli. Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero presenti nella prima fase dell’udienza i legali e la dirigenza sia del Crotone (prima società interessata al ripescaggio) sia del Palermo, che chiederanno l’ammissione in giudizio dei rosanero come parte terza contro-interessata.

15:40 – Inizierà a momenti l’udienza (stavolta a porte chiuse) relativamente alle accuse di plusvalenze fittizie che riguardano ChievoVerona e Cesena: come per il Parma, anche i Clivensi potrebbero subire una penalizzazione relativamente alla scorsa stagione sportiva, rischiando persino la retrocessione in Serie B, mentre i romagnoli, già fuori dal campionato cadetto del prossimo anno e che probabilmente ripartiranno dalla Serie D, potrebbero solo vedersi aggravare una situazione già senza soluzioni.

14:12 – Si è conclusa la seduta del Tribunale, con gli avvocati che hanno lasciato la sede di Roma. La sentenza relativa al caso dei ducali dovrebbe arrivare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima.

13:50 – Queste le parole del legale del Parma, l’avvocato Edoardo Chiacchio“Com’è possibile chiedere due punti di penalizzazione che siano afflittivi in una vicenda così? Il problema è capire se esiste la responsabilità oggettiva del Parma o meno. Ma cosa può fare una società davanti a un sms? Qual è il suo potere di controllo? Il processo Dirty Soccer fu molto più grave: Paganese e Poggibonsi hanno ricevuto un solo punto di penalizzazione per il comportamento dei propri dirigenti. Come si possono richiedere due o addirittura sei punti per il Parma? La Procura non considera un altro aspetto: pur con due punti di penalizzazione in Serie B, il Parma avrebbe avuto comunque il diritto di disputare i play-off.”

13:22 – Presente all’udienza pubblica, Emanuele Calaiò ha deposto davanti alle autorità: “Ho passato un’estate di inferno. Messaggi innocui, stupidi e scherzosi. Non scritti per alterare il risultato, non c’era un secondo fine. Per due mesi sui giornali sono passato come un criminale. Mi sono dovuto giustificare piangendo con i miei figli. Ho 36 anni, sono quasi a fine carriera. Tutti sanno chi sono. Mi sono sempre comportato lealmente e da professionista.”

13:10 – In mattinata, ha preso avvio il processo nei confronti del Parma in seduta pubblica: al centro dell’accusa ci sono i messaggi inviati dal giocatore ducale Emanuele Calaiò ad alcuni ex compagni tesserati allo Spezia, soprattutto Filippo De Col, considerati come un tentativo di ammorbidire la posizione di alcuni giocatori liguri prima della partita che sancirà la promozione dei crociati in Serie A. La Procura ha chiesto 4 anni di squalifica per Calaiò e due punti di penalizzazione per il Parma relativamente alla scorsa stagione sportiva, sancendo così il sorpasso del Palermo in classifica. In alternativa, i punti di penalizzazione potrebbero essere 6, ma riguardanti la stagione di Serie A 2018/2019.