Lugano ancora vittorioso in amichevole: battuto il Bellinzona 5-1, le voci dei protagonisti
Lugano contro Bellinzona è sempre derby, nonostante la differenza di categoria tra le due compagini. Bianconeri e granata hanno dato vita, davanti a 600 spettatori, nella bellissima cornice dalla Val di Blenio, a una bella galoppata con grigliata finale, ad allietare la serata nel dopo partita.
I bianconeri hanno condotto le danze ma, soprattutto nella prima frazione, si sono trovati in difficoltà contro una squadra ben organizzata in difesa, che ha saputo chiudere tutti gli spazi, passando addirittura per prima in vantaggio, con una conclusione da fuori area di Italo, al 40′, che ha trovato Baumann impreparato. Il Lugano ha replicato immediatamente con Junior, che ha mandato le due squadre al riposo sull’1-1.
Nella ripresa, dopo la solita girandola di sostituzioni, i bianconeri hanno dilagato, andando in rete con Vécsei su rigore al 64′ (fallo su Masciangelo). In seguito è toccato al giovane Cocimano trasformare un assist di Junior (al 71′), mentre 10′ più tardi è stato Ceesay, di testa, a insaccare un traversone ancora di Masciangelo. La quinta rete è stata siglata dal giovanissimo Binous, pochi istanti prima del triplice fischio che ha chiuso l’incontro.
A fine partita, Abascal non era però per niente soddisfatto: “Sono piuttosto arrabbiato per l’atteggiamento della squadra nella prima frazione. Va bene che c’era l’erba alta, va bene l’attitudine difensiva loro, ma giocare così alti non va bene. In questo modo, gli avversari non escono, e noi non riusciamo a sfruttare gli spazi. Tra l’altro, non mi va che si subisca un gol con l’unico tiro in porta fatto da loro. I ritmi bassi fanno parte del periodo: però, quando nel secondo tempo abbiamo cambiato lettura tattica, cominciando a puntare i difensori avversari, siamo riusciti a fare 10 o 12 traversoni, che era quello che volevo vedere da subito.“
“Il possesso palla è frutto del nostro voler essere propositivi: però tenere troppo palla, come in certi momenti oggi, rischia di rallentare troppo il ritmo. Mancano ancora due settimane, dobbiamo crescere, evitare errori sulle cose semplici. In sintesi, dobbiamo pensare a lavorare, i nuovi anche per integrarsi, e tutti per apprendere concetti nuovi ai quali non erano abituati.”
Il presidente Renzetti: “Stiamo seguendo un filo rosso, cercando la qualità: quando la sfera arriva su chi ne ha meno, la catena s’interrompe. Però trovo che questo gruppo sia buono. Adesso i ragazzi sono appesantiti dai carichi di lavoro. I nuovi stanno facendo bene: Masciangelo, Fazliu che deve trovare il ritmo, Abedini che conoscevamo già. Per quanto riguarda il mercato, dobbiamo operare in uscita: sui portieri, se arriveranno offerte, qualcuno partirà, perché non possiamo tenerne quattro. La settimana prossima ci sarà la partita con l’Inter: sarà una bella festa, con le giuste motivazioni, e vedremo a che punto saremo.”
Il nuovo arrivato, Masciangelo, si è dimostrato entusiasta di questi primi giorni in Ticino: “Sono stupito soprattutto dai ritmi che si tengono qua: è tutto molto diverso dalla serie C italiana. Sto imparando molto sia dai miei compagni, più esperti, che da questo team tecnico, giovane ma molto preparato. Vogliono molto, ma per me è uno stimolo: mi chiedono di toccare molti più palloni, di stare dentro al cuore del gioco. Ho affrontato il Lucerna, e ho visto che il livello tecnico è abbastanza elevato. Domenica arriverà l’Inter, e ovviamente non vediamo l’ora di giocare contro una squadra così prestigiosa. Lugano? Mi piace, è una città bellissima, che offre molto anche a un giovane come me. Mi sto ambientando, e attendo con impazienza che inizi il campionato.”