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Le “7 marce”, Gp Gran Bretagna – Il gol in trasferta di Vettel che vale doppio

Il Gran Premio di Gran Bretagna ha posto fine al trittico di gare consecutive. Analizziamo quanto è successo a Silverstone con la nostra monoposto dotata di un potente (e vintage) cambio a “7 marce”.

Viaggia in 7/a marcia, Sebastian Vettel: il regolamento UEFA afferma che, quando la somma dei gol tra andata e ritorno è uguale per le due squadre, a passare il turno è la formazione che ha siglato più marcature in trasferta. Ebbene, Vettel a Silverstone ha compiuto qualche cosa del genere. Nel regno Mercedes, sulla pista dove le “Frecce d’Argento” hanno vinto per quattro volte di fila, la Ferrari ha messo a segno un pesante gol in trasferta. E che può valere doppio per il Mondiale.

Viaggia in 6/a marcia, Kimi Räikkönen: mette un punto a suo favore nel “Mondiale nel Mondiale” contro Charles Leclerc (sebbene il monegasco non sia uscito per colpa sua). Rimedia al suo “errore” in partenza contro Hamilton con una corsa tutta grinta e sorpassi, con quelli decisivi prima su Verstappen e poi su Bottas. Un podio preziosissimo e che può profumare di riconferma per il 2019.

Viaggia in 5/a marcia, Lewis Hamilton: inutile nasconderlo, la Mercedes per la prima volta in quattro anni ha trovato un avversario degno della sua altezza. L’inglese però da solo ha strappato una pole position con i denti al sabato ed è riuscito alla sua maniera ad aggiustare una corsa che sembrava oramai persa. Guai a considerarlo già sconfitto.

Viaggiano in 4/a marcia, Renault e Haas: Silverstone ha “ufficializzato” che la lotta per il 4/o posto costruttori vede come principali candidate la scuderia francese e quella americana dal cuore italiano (telaio Dallara e motore Ferrari). Ieri si sono “divise la posta”, con Hülkenberg che ha preceduto Magnussen e con Sainz e Grosjean che si sono eliminati a vicenda.

Viaggia in 3/a marcia, Valtteri Bottas: non esiste la controprova, ma se non ci fossero state le Safety Car, difficilmente il podio sarebbe sfuggito al finlandese della Mercedes. Per vincere un Mondiale ci vogliono tanti pizzichi di fortuna. Ieri, Bottas sicuramente non ne ha usufruito.

Viaggia in 2/a marcia, Stoffel Vandoorne: regolarmente bastonato da Alonso (che compie autentici miracoli con questa McLaren) può almeno gioire per l’ingaggio del suocero Gil de Ferran come nuovo direttore sportivo a posto del dimissionario Eric Boullier. Una “raccomandazione” non da poco per il sedile 2019.

Viaggia in 1/a marcia, la Williams: gioiamo per il ritorno di Sir Frank ai box. Unica nota lieta di un 2018 da incubo per la scuderia di Grove. E da appassionati piange il cuore vedere questa nobile così tristemente decaduta.