Ricorso rigettato e, anzi, sanzione aggravata, con l’obbligo di disputare due partite in campo neutro e a porte chiuse: è questa la sentenza emessa in mattinata dalla 1a Sezione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale nei confronti del Frosinone in riferimento agli episodi antisportivi avvenuti in occasione del ritorno della finale dei playoff di Serie B contro il Palermo (lancio di palloni da parte della panchina ciociara e invasione di campo dei tifosi prima del fischio finale). La Corte ha rigettato il ricorso della società gialloblù relativamente all’ammenda di 25 mila euro e l’obbligo di disputare due gare casalinghe a porte chiuse, irrogando anche l’obbligo di disputare tali gare a porte chiuse e su campo neutro.
Da definire il luogo dove il Frosinone potrà disputare le partite: secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero state scartate le ipotesi Avellino e Pescara a causa dell’assenza degli strumenti necessari per la Goal Line Technology e potrebbe rimanere in piedi l’ipotesi di uno spostamento più a Nord.