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Sergio Brio “L’ultimo 5topper”, un avvincente viaggio di un ragazzo del sud che realizza i propri sogni

Più di trenta anni fa erano due i ritornelli più recitati: “Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Brio, Scirea…”, oppure, “Tacconi, Favero, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea…”. Erano i reparti difensivi della Juventus, quella vincente degli anni ’80 che salì sul tetto del mondo a Tokyo battendo l’Argentinos Juniors.

Sergio Brio ha attraversato da protagonista indiscusso quell’epoca, sedici anni di calcio ad alti livelli vissuti tutti con la maglia Bianconera, tredici da stopper e tre da assistente di Giovanni Trapattoni. Uomo vincente, ha deciso di raccontarsi partendo da lontano e abbracciando tutta la sua storia, fin dai primi tempi a Lecce, passando per la Pistoiese.

Un testo scorrevole, sincero e appassionato che narra della famiglia, dei primi allenatori, delle riflessioni sull’attuale crisi del settore giovanile, la gavetta, l’arrivo alla Juve, gli infortuni, le critiche, il morso del cane all’Olimpico, la delusione di Atene, la tragedia dell’Heysel, la felicità di Tokyo. Sergio Brio, guidato dalla mano di Luigia Casertano, racconta gli aneddoti più significativi della propria carriera in un avvincente viaggio di chi con sudore, sacrificio e cultura del lavoro ha realizzato i propri sogni, senza dimenticare chi soffre. Infatti, lo “stopper muratore” ha deciso di offrire i ricavati alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.