Home » Right here, right now: dai Money in the Bank e allo spettacolo di Chicago

Right here, right now: dai Money in the Bank e allo spettacolo di Chicago

Foto: Twitter @WWENXT

Il secondo capitolo di NXT Takeover Chicago prometteva spettacolo andando oltre ogni limite e così è stato. Lars Sullivan è andato ad un passo dal conquistare il titolo massimo, Aleister Black si è salvato mettendolo k.o. con un paio di colpi ben assestati alla mandibola, uno dei pochi margini di manovra a disposizione per respingere l’assalto del colosso.

Ci aspettiamo nuovi tentativi da parte di Sullivan, sul ring il duello ha offerto un prodotto di qualità molto elevata, un mix di potenza, brutalità, tecnica e dinamismo assolutamente in linea con le aspettative. Il regno del campione ha acquisito ancora ulteriore solidità, fortunatamente i bookers hanno messo da parte una gestione piuttosto ironica del personaggio Sullivan e hanno lasciato completamente spazio all’azione accompagnata da credibilità.

Lo street fight match tra Gargano e Ciampa ha rappresentato la ciliegina sulla torta di uno show davvero indimenticabile. Qui si è andati oltre ogni limite della resistenza, del buon senso, nessuno si è risparmiato nemmeno per un attimo, la rabbia e l’odio hanno dominato la scena. Johnny Wrestling colleziona autentiche standing – ovation e basta il suo nome alla card per assicurare uno show imperdibile, anche se i bookers hanno finora deciso di far slittare più volte il definitivo salto di qualità in termini di successi e cinture. Molto spesso sono infatti gli avversari ad alzare le mani al cielo, straordinaria l’interpretazione in versione heel di Ciampa, tra il folle e il sadico, tra il maniacale e lo stratega, sinceramente eccelso.

Il match ha offerto ritmi elevati, i protagonisti sono stati portati allo stremo delle forze, la resistenza è stata epica e il finale ha lasciato tutti a bocca aperta, non soltanto per il beniamino sconfitto, ma per la mossa conclusiva di Ciampa ammanettato eseguita sul ring scoperchiato. Ne vedremo delle belle, partendo dal recentissimo cambio ai titoli tag – team, con la dirigenza che ha voluto nuovamente pushare wrestlers britannici in occasione dello show speciale andato in scena a Londra. L’Undisputed Era promette battaglia e l’inserimento di uno straordinario Ricochet nella storyline non può far altro che portare ritmo e tecnica a punti d’eccelsa.

Passando al roster principale devo ammettere un po’ di delusione rispetto al ruolo di general manager interpretato da Kurt Angle. Ricordandomi quanto garantito nelle vesti di atleta, mi aspettavo che potesse tirare fuori il carisma, personalità, grinta, fosse protagonista di ottime rivalità in termini di intrattenimento. Invece si è visto poco o nulla durante la sua gestione, qualcosa face to face con HHH anche se è stato in gran parte quest’ultimo a mantenere a livelli importanti la discussione fisica e verbale. Un general manager privo di polso, completamente in balia degli eventi (anche in occasione della sfuriata di Ronda a Raw) non credo sia la soluzione migliore per il bene dello show. Ai tempi di Foley avevamo almeno avuto modo di apprezzare alcuni sfoghi e prese di posizione sicuramente all’altezza di una leggenda collocata in un ruolo strategico.

A mio parere la scelta di far incassare immediatamente Alexa Bliss evidenza, oltre alla volontà di pushare ulteriormente uno dei profili più stimati, la non completa soddisfazione nei confronti del regno titolato di Nia Jax e un ambientamento non ancora al top di Ronda. Guardando la divisione maschile sono rimasto piacevolmente sorpreso dal trionfo di Braun Strowman, raramente mi è capitato di assistere al successo di un gigante in questo tipo di stipulazione, ritengo sia la prima volta da quando è stata appesa la valigetta del money in the bank.

Mi attendevo grosse novità nella stable del New Day, un successo di Kevin Owens, oppure Samoa Joe (ancora da comprendere se e come verrà pushato a Smackdown). Rusev poteva rappresentare un’alternativa degna di segnalazione, i bookers hanno deciso di portarlo alla sfida titolata con AJ Styles al prossimo ppv dopo essere uscito vincitore dal gauntlet match. La spinta del pubblico nei confronti del Rusev Day resta piuttosto inspiegabile, ha però avuto il merito di posizionare il lottatore bulgaro dove merita da tempo. Raramente si può riscontrare un fisico così imponente abbinato a tecnica e dinamismo. Nel futuro a medio – lungo termine una storyline tra AJ Styles e Samoa Joe potrebbe essere uno scenario da tenere in considerazione, sulla carta un qualcosa di imperdibile, già visto in TNA, in ogni caso sempre riproponibile nel nostro interesse e per il bene della disciplina.

Concludo l’editoriale con la perdita del titolo intercontinentale di Seth Rollins, il cui tentativo di rivincita, al termine di un match sul filo dell’equilibrio, ha dovuto impattare contro l’interferenza di Mcintyre nel momento decisivo. Possiamo constatare l’intenzione dei bookers di ridare peso a Dolph Ziggler, ormai un veterano in grado di rispondere presente sia dal punto di vista lottato che dell’intrattenimento. La scelta di ripresentarlo a Raw al fianco del gigante scozzese mi ha sinceramente entusiasmato.

Lascerei da parte scomodi paragoni con coppie del livello di Shawn Michaels – Kevin Nash, sono sempre tentativi rischiosi e talvolta fuori luogo, risulta ancora più difficoltoso quando si ha a che fare con epoche così lontane e concezioni del wrestling così distanti. Le leggende vanno lasciate dove sono. Fatta tale premessa, il mix di tecnica, potenza e astuzia che può offrire il nuovo tag – team è destinato a lasciare il segno. La conquista del titolo intercontinentale può costituire il primo passo verso un’affermazione nei quartieri alti di uno di quegli atleti in grado di prendersi la luce della ribalta e dell’ex prescelto di Vince, esaltato all’esordio, ridimensionato, snaturato e abbandonato.

Lo scozzese ha però avuto la forza per rialzarsi in patria, passando poi per la TNA e meritando una chance a NXT. Al momento nel roster principale possiamo anche pensare che non ci sia una coppia potenzialmente superiore. Dovremo vedere se e dove i bookers vorranno spingersi, fino a quale punto i diretti interessanti confermeranno le loro potenzialità. È l’ora della definitiva consacrazione, ora o mai più.