Sull’orlo del baratro il Belgio riesce a ribaltare l’incontro e a battere il Giappone. Dopo un primo tempo non troppo entusiasmante, nella ripresa succede di tutto: nei primi sette minuti i nipponici vanno due volte a segno, con Haraguchi e Inui, gettando nella disperazione i belgi. Ci pensano però Vertonghen e i due neo entrati, Fellaini e Chadli, a completare la rimonta, che avviene in pieno recupero. Nei quarti sarà Brasile-Belgio.
BELGIO-GIAPPONE 3-2
47′ Haraguchi (G), 52′ Inui (G), 69′ Vertonghen (B), 74′ Fellaini (B), 90’+4 Chadli (B)
BELGIO
(3-4-3)
1 Courtois
2 Alderweireld
4 Kompany
5 Vertonghen
15 Meunier
7 De Bruyne
6 Witsel
11 Carrasco ↓ (65')
14 Mertens ↓ (65')
9 Lukaku
10 E. Hazard
All. Martínez
Sostituzioni
8 Fellaini (65')
22 Chadli (65')
-
GIAPPONE
(4-2-3-1)
1 Kawashima
19 H. Sakai
22 Yoshida
3 Shoji
5 Nagatomo
17 Hasebe
7 Shibasaki ↓ (81')
8 Haraguchi ↓ (81')
10 Kagawa
14 Inui
15 Osako
All. Nishino
Sostituzioni
4 Honda (81')
16 Yamaguchi (81')
-
(aggiorna il live premendo F5)
Chi la spunta stasera si regalerà il Brasile ai quarti. Naturalmente Belgio favorito sul Giappone, per la differenza tecnica e per ciò che si è visto finora. Ma mai dire mai, perché il Mondiale ci ha già fatto gustare alcune sorprese. Squadre in campo con gli undici annunciati: Martínez può contare finalmente su Kompany dal primo minuto e recupera Lukaku; Nishino conferma le impressioni della vigilia e opera sei cambi rispetto alla formazione che ha cominciato il match con la Polonia. Tutto pronto a Rostov, dove scendono in campo belgi e nipponici.
Subito avanti il Giappone, dopo appena un minuto è di Kagawa il primo tentativo che finisce a lato. Gli uomini di Nishino pressano alto, cercando di inaridire le fonti di gioco belghe, ma non si tirano indietro quando c’è lo spazio giusto per portarsi avanti. Paradossalmente il Belgio, ritenuto più abile nella fase del palleggio, trova qualche difficoltà di troppo nella fase d’impostazione. Al quarto d’ora il sinistro di Witsel viene disinnescato da una deviazione di un difensore nipponico e la cosa si ripete poco dopo, stavolta con protagonista Lukaku. Adesso la pressione dei Diavoli Rossi si fa sentire maggiormente, e infatti il Giappone non riesce più a distendersi con pericolosità. Lukaku si barcamena nell’area giapponese, ma con un po’ di apprensione i difensori riescono ad arginarlo, così ci prova Hazard da fuori, con una botta che viene respinta di pugno da Kawashima. Ormai è quasi un assedio, ma neppure Kompany è preciso al cospetto del portiere del Metz. Dopo la mezzora il Belgio continua a spingere ma di azioni nitide e pericolose nessuna traccia: l’ultimo tentativo è di Witsel, ancora dalla distanza, ma il centrocampista non inquadra la porta. A volte i belgi si specchiano eccessivamente nelle loro giocate, permettendo alla compatta retroguardia avversaria di ribattere senza problemi. Finisce così il primo tempo: il Belgio dovrà fare molto di più per sfondare il muro giapponese.
Si ricomincia subito con una incredibile sorpresa: Hasebe lancia Haraguchi, diventa decisivo il mancato controllo di Vertonghen, che permette al giapponese di presentarsi davanti a Courtois e di insaccare: 1-0! La reazione belga è rabbiosa, Hazard tenta il colpo ma il suo destro finisce sul palo a Kawashima battuto. Davvero un inizio scoppiettante con un il Giappone inaspettatamente avanti. Ma non è finita qui, perché al minuto 52 Takashi Inui, prossimo acquisto del Siviglia, trova il jolly da fuori segnando il 2-0! Una mazzata per il Belgio favoritissimo della vigilia. Gli uomini di Martínez sono ovviamente frastornati, mentre Kagawa & C. sono sospinti dall’entusiasmo e dalla voglia di fare il gran colpo. Nemmeno Lukaku è in gran forma, il gigante belga colpisce da pochi passi, ma la sua zuccata finisce larga. Quasi sull’orlo del baratro Martínez opta per un doppio cambio: fuori Mertens e Carrasco, dentro Chadli e Fellaini. Al 69′ il Belgio riapre la contesa con il calciatore meno atteso: è Vertonghen, con un colpo di testa che beffa Kawashima, a realizzare il gol che nutre nuovamente le speranze belghe. Convinto dal poter riaprire la gara, il Belgio si spinge con rinnovata forza in avanti e segna il pareggio con Fellaini, al 74′: su angolo il calciatore del Manchester United svetta su tutti e non lascia scampo al portiere nipponico, 2-2! Quando mancano dieci minuti alla fine può succedere di tutto alla Rostov Arena. È una partita a scacchi, la prima sortita del neo entrato Honda viene fermata in corner da Alderweireld; sull’altro fronte il Belgio si rende pericoloso due volte, sempre di testa, con Chadli e Lukaku, ma Kawashima salva. Le due squadre sono stanche, ma non si risparmiano, ci prova ancora Honda con una punizione dalla lunghissima distanza, ma Courtois respinge. I supplementari sembrano inevitabili, ma il Giappone fa harakiri: contropiede micidiale di Meunier, Lukaku fa velo e per Chadli è un gioco da ragazzi perforare la resistenza di Kawashima. È l’ultima emozione, il Belgio soffre ma batte i nipponici al fotofinish e si regala i quarti contro il Brasile.
BELGIO-GIAPPONE 3-2 (0-0)
Belgio (3-4-3): Courtois 6; Alderweireld 6, Kompany 6, Vertonghen 6; Meunier 5.5, De Bruyne 5.5, Witsel 5.5, Carrasco 5.5 (65′ Chadli 7); Mertens 5 (65′ Fellaini 7), Lukaku 6, E. Hazard 6. A disp.: Mignolet, Casteels; Vermaelen, T. Hazard, Tielemans, Januzaj, Dembelé, Boyata, Batshuayi, Dendonker. All.: Martínez 6.
Giappone (4-2-3-1): Kawashima 5.5; H. Sarai 6, Yoshida 6.5, Shoji 5.5, Nagatomo 5.5; Hasebe 5.5, Shibasaki 6 (81′ Yamaguchi sv); Haraguchi 6.5 (81′ Honda sv), Kagawa 6, Inui 6.5; Osako 6. A disp.: Higashiguchi, Nakamura; Ueda, Endo, Okazaki, Usami, Muto, Ohshima, Makino, G. Sakai. All.: Nishino 6.
Arbitro: Diedhiou (Senegal)
Marcatori: 47′ Haraguchi (G), 51′ Inui, 69′ Vertonghen (B), 74′ Fellaini (B), 90’+4 Chadli (B)
Note – Ammoniti: Shibasaki (G)