Svizzera, occasione persa per Mario Gavranović
Mario Gavranović, ticinese di nascita e formazione calcistica (anche se di origini croate), la partita di ieri se la ricorderà per un po’. Le prestazioni interlocutorie di Seferović nelle prime due partite avevano infatti aperto le porte al centravanti della Dinamo Zagabria, in campo ieri dal primo minuto.
Purtroppo, però, la non buona prestazione della Nati ha inciso pesantemente su quella del luganese, in difficoltà nella stretta morsa della difesa di Costa Rica. Spezziamo intanto una lancia a suo favore: ieri sarebbe stata dura per tutti. Gavranović, di palloni buoni, ne ha visti pochi: i ritmi dei centroamericani e, soprattutto, lo scollamento tra i reparti dei rossocrociati, hanno creato non pochi problemi in fase di finalizzazione ai ragazzi di Petković.
A fine partita, intervistato da Armando Ceroni della RSI, il tecnico, visibilmente adombrato, ci ha scherzato sopra: “Abbiamo tentato di perderla, ma non ci siamo riusciti. Peggio di stasera non potremo giocare martedì con la Svezia… Forse abbiamo fatto troppi calcoli, alleggerendo la pressione. Però non credo accadrà ancora. Prendo atto del fatto che, contro un avversario concentrato e deciso, siamo riusciti a non perdere. Abbiamo fatto bene, quando ci siamo liberati del loro pressing, e questa è una delle cose positive di questa serata. Martedì avremo un’altra testa, un’altra concentrazione, e sono sicuro che sarà anche un’altra partita.”
Dicevamo di Mario: tanti i fattori che hanno giocato contro di lui, oltre a un po’ di comprensibile nervosismo. Di sicuro, non lo hanno aiutato le prestazioni dei suoi compagni di reparto arretrati: Shaqiri, lento e impalpabile, frenato dalla paura di un’ammonizione che poteva fargli perdere la prossima partita, così come Embolo, più volte ripreso da tecnico e compagni per la propria anarchia tattica.
Anche sulle fasce i rossocrociati hanno fatto fatica: l’apporto di Rodríguez in avanti è stato meno importante, penalizzato dagli errori di posizione di Embolo che non chiudeva gli spazi, e capitan Lichtsteiner, sulla sua fascia di competenza, vedeva avversari sgusciare da tutte le parti. Inevitabile che abbia perso la calma, subendo l’ammonizione che lo terrà fuori, per squalifica, agli ottavi di finale.
Nota positiva, invece, per Vlado, l’ingresso di Drmić che, entrato nel finale proprio a sostituire un frastornato Gavranović, ha trovato la rete del vantaggio elvetico, vanificato poi dal calcio di rigore concesso (forse con una certa generosità) alla Costa Rica. Alla fine, il pareggio accontenta tutti, visto che la Svizzera ha comunque strappato il passaggio agli ottavi di finale, mentre i centro americani hanno salvato l’onore, segnando (non lo avevano ancora fatto) e ottenendo almeno un punto. Certo, le due ammonizioni pesanti (oltre a Lichtsteiner, anche Schär salterà la gara contro la Svezia) hanno in parte rovinato la serata. Tuttavia, il tecnico avrà il tempo per studiare le contromosse.
Appuntamento, dunque, a martedì 3 luglio, alle 16.00, a San Pietroburgo. Il programma per i Media è in fase di aggiornamento: nei prossimi giorni, vi daremo naturalmente conto degli spostamenti della Nati in preparazione di questa grande sfida con la Svezia. Per la Svizzera, potrebbe essere una partita storica: vincendo, sarebbe la prima volta che, in una competizione mondiale, i rossocrociati superano un turno a eliminazione diretta. Insomma, abbastanza per trovare le motivazioni mancate ieri sera.
Per Vlado, l’incognita si chiama però seconde linee. Siamo sempre stati tra gli iscritti al partito del cambiamento, e non ci vogliamo certo tirare indietro adesso. Tuttavia, è un dato di fatto che, ieri, giocatori ai quali avremmo voluto venisse data fiducia, sono stati utilizzati, e non hanno fatto bene. Siamo però convinti che meritino una seconda chance, giocando con la “vera” Svizzera. Ma, ormai siamo nel Mondiale “dentro o fuori”, quello che conta: per molti, addirittura, quello vero, perché i gironi sono un contorno (non sappiamo cosa ne pensino, a questo proposito, i tedeschi…).
Il tempo degli esperimenti, se mai ce ne fosse stato uno, è quindi terminato. Per martedì, Vlado opterà quasi di sicuro per Lang sulla fascia e Djourou (o Elvedi) in mezzo alla difesa, a far coppia con Akanji, secondo noi tra i migliori dei Mondiali nel suo ruolo finora. Davanti, Drmić, grazie al gol e ai movimenti di eri, ha opzionato il ruolo di punta centrale: sempre che, contro i possenti centrali svedesi, Petković non decida di tornare all’antico. Staremo a vedere: per ora, comunque, è un grande mondiale. Anche senza l’Italia.