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Top Class – Musa se ne va sul ritmo tribale. La rete di Modrić un plagio… geniale

Foto: Twitter @HNS_CFF

Lo stato di salute di un mondiale da “radiografare” non depenna ancora guest star, ma ne scruta lo stato di forma in vista dell’ultimo giro di ballo. La seconda giornata della rassegna è un ritmo ora frenetico, ora “ayurvedico”. Se la danza del nigeriano Musa è tribale, la rete di Modrić all’Argentina è un plagio… ma geniale.

Movimento sinuoso, baricentro oscillante ma equilibrio nel busto. Il due a zero di Modrić è una riproduzione autorizzata del tango argentino. Il dribbling di ‘retro-tacco’ sembra un rientro sul sinistro ma è una finta che ‘legalizza’ il plagio; il controsterzo sul destro da fuori è la giravolta che chiude il giro di ballo. È Modrić, l’innovatore del tango.

Fedele alla “tradizione madrepatria” è invece il ritmo adoperato da Musa per scatenare la falcata da pantera. Il due a zero della Nigeria sull’Islanda è un ballo tribale, che lascia sul posto lo sprovveduto inseguitore dalla trequarti e disorienta il portiere in area. La raffica sul bonghetto è per l’Argentina un omaggio… Una ballata che la risolleva dal “plagio”.

Da abito da sera gli altri colpi ad ‘effetto’. Quelli di Kroos e Lingard sono destri ‘a giro di valzer’, diversi sia nel peso che nella bellezza: decisivo e accurato il calcio piazzato teutonico allo scadere contro la Svezia; di repertorio anglosassone la conclusione di Lingard. Sa invece di stacchetto finale l’uno a uno di Xhaka alla Serbia. La bordata dello svizzero è una ‘picchiata d’aquila’ che oltraggia l’avversario. La conclusione “radiografa” il mondiale. Stato del paziente in pista: salutare.