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SBK che Passione – Rea, un “Mostro della Laguna” mondiale

Immagine tratta dalla Pagina Ufficiale Facebook di Jonathan Rea

Se Assen è universalmente riconosciuta come l’Università delle due ruote, Laguna Seca è il “Dottorato di Ricerca”. Una pista mozzafiato che sorge nel cuore della California, a 12 km da Monterrey, dove salite e discese, curve e rettilinei si alternano. E dove una brusca picchiata è già diventata un Mito, nonostante il nome (“Cavatappi” per i pochi che non lo sapessero) faccia pensare a tutt’altro. Una pista di duelli, una pista non da carneadi, ma da campioni. Una pista da “Mostri della Laguna”. Un elenco che comprende maggiormente piloti a stelle e strisce, gli ultimi dei quali John Kocinski – vincitore con la Cagiva nel 1993 classe 500 – e il compianto Nicky Hayden. Un elenco al quale si aggiunge – e con pieno merito – Jonathan Rea.

Il nordirlandese della Kawasaki ha letteralmente dominato l’8/a tappa del Mondiale SBK 2018, disputatasi lo scorso fine settimana proprio a Laguna Seca. Due successi in fotocopia da padrone. Testa della corsa presa dopo poche curve, fuga a suon di giri veloci e trionfo. Con ipoteca sul quarto mondiale consecutivo. Facile a scriversi, ben più difficile a farsi. Ma così è stato, Rea ha reso piccoli piccoli i propri avversari. A cominciare da Chaz Davies, reso al ruolo di “paggetto d’onore”. Il ducatista ci ha provato a rendere difficile la vita a Rea, non riuscendovi ma accontentandosi del secondo posto in entrambe le gare. Meglio però di Sykes e di Melandri, con il primo oramai divorato dall’influenza di Rea, il secondo che ha avuto diversi problemi tecnici che l’hanno portato anche alla caduta. Sorridono solo Alex Lowes e Eugene Laverty, terzi rispettivamente in gara-1 e gara-2 in sella a Yamaha e Aprilia, che hanno strappato podi non certo pronosticati alla vigilia. Ora in classifica Rea ha 75 punti di vantaggio su Davies con 125 lunghezze ancora a disposizione. Praticamente, il Gp di Misano del prossimo 7-8 luglio rappresenta l’ultima spiaggia per sconvolgere un destino che appare già scritto.