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Russia 2018 – Girone D, 2a giornata: precedenti, statistiche e curiosità

Sfida delicatissima per l’Argentina che, dopo aver pareggiato contro l’Islanda, rischia grosso nello scontro con l’altra favorita del girone, la Croazia. Pressione ai massimi livelli sulle spalle di Leo Messi dopo la prestazione incolore (condita dal rigore fallito) della prima giornata. Islanda e Nigeria si giocano tutto: chi vince questa sfida può ancora sperare di passare il turno.

I PRECEDENTI – Un precedente ai Mondiali tra Argentina e Croazia, ai gironi di Francia 1998: vinse l’albiceleste 1-0 con un gol confezionato da due conoscenze del calcio italiano – assist di Ortega e rete di Pineda. In quell’edizione entrambe passarono il turno: l’Argentina fu eliminata dall’Olanda ai quarti di finale mentre la Croazia, sconfitta in semifinale dalla Francia, vinse la finale per il terzo posto proprio contro gli orange. L’ultima sfida in ordine cronologico tra le due nazionali si registrò nel 2014 in amichevole a Londra, con i sudamericani che si imposero per 2-1 (dopo il vantaggio iniziale di Sharbini, Ansaldi e Messi ribaltarono il risultato fissandolo sul 2-1). Andando indietro di 8 anni, nel 2006, troviamo un’altra amichevole tra le due squadre, disputata a Basilea, che la Croazia vinse 3-2: dopo un’inizio di gara scoppiettante con le reti di Klasnić, Tévez e Messi nei primi 6 minuti di gioco, la gara venne decisa dalle marcature di Srna al 52′ e di Šimić al 90′. La prima sfida tra le due compagini, sempre in amichevole, risale al 1994 e finì a reti inviolate. Un solo precedente, invece, tra Nigeria e Islanda, nell’estate del 1981, con il risultato finale di 3-0 in favore dell’Islanda.

LE STATISTICHE – Non sono bastate 26 conclusioni da parte dei calciatori argentini per avere la meglio sull’Islanda: oltre al gol di Agüero, i sudamericani hanno centrato la porta in sole altre 6 occasioni (tra le quali il rigore fallito da Messi, il primo tiro dal dischetto sbagliato in questi Mondiali); significativo il numero di tiri respinti, ben 10, a testimonianza che il muro eretto dall’Islanda ha tenuto con efficacia. L’Islanda ha concesso 10 calci d’angolo agli avversari, conscia di essere più attrezzata sulle palle inattive. Molto significativo anche il dato sul possesso palla: 72%-28% in favore dell’Argentina, con una differenza abissale anche nella quantità e nella qualità dei passaggi (718 passaggi per l’albiceleste, di cui il 92% andati a buon fine, contro 189, di cui il 67% riusciti). Eppure, nonostante i freddi numeri palesino una superiorità netta della squadra di Sampaoli, l’Islanda ha saputo difendersi con ordine, conquistando un punto meritatamente. La partita tra Croazia e Nigeria è stata molto più equilibrata, con il possesso palla in favore degli europei (54%-46%) e una precisione nei passaggi identica (84% di passaggi riusciti). Dopo l’esordio vincente a Francia 1998 (3-1 contro la Giamaica), nei Mondiali del 2002, 2006 e 2014 la Croazia aveva sempre perso la prima gara, nel 2002 contro il Messico e nelle altre due edizioni contro il Brasile. La Nigeria vanta due primi posti nei gironi dei Mondiali 1994 e 1998, entrambi terminati a 6 punti con vittoria alla prima giornata (rispettivamente contro Bulgaria e Spagna); nel 2002 e nel 2010 la nazionale africana era stata sconfitta in entrambi i casi per 1-0 dall’Argentina, mentre nel 2014 aveva pareggiato 0-0 con l’Iran. L’Argentina aveva sempre vinto la prima giornata del girone negli ultimi 6 Mondiali: l’ultima volta che non era riuscita a raccogliere 3 punti alla prima giornata dei gironi era stato a Italia 1990, quando aveva perso 1-0 con il Camerun.

Partite che si preannunciano molto equilibrate, nelle quali potrebbe essere l’episodio a fare la differenza: in entrambi i casi ci orientiamo sull’Under 2.5.