Come da tradizione NXT esce radicalmente rivoluzionato dal post Wrestlemania, lo spettacolo è sempre garantito. Si preannuncia l’ennesimo Takeover a cinque stelle.
La storyline tra Gargano e Ciampa prosegue senza soste, con riscontri formidabili dentro e fuori dal ring. Tommaso si sta rivelando un ottimo heel, essendo riuscito a calarsi alla perfezione nella parte e aver lasciato un segno indelebile tra il pubblico. A priori non era assolutamente scontato un esito simile e invece ci troviamo dinanzi ad uno dei lottatori più odiati nella storia dello show giovane. Complimenti, risultato pienamente raggiunto.
Le qualità fuori dalla norma di Aleister Black e Cien Almas avrebbero meritato un periodo caratterizzato da sfide esagerate tecnicamente parlando, invece il messicano è stato promosso a Smackdown forse per evitare un “ridimensionamento” prima del passaggio al roster principale. La gestione di Sullivan, dopo alcune scelte iniziali piuttosto discutibili a livello tag – team, sta iniziando a portare risultati soddisfacenti. Il diretto interessato sta contribuendo positivamente con caratteristiche potenzialmente in grado di fare la differenza che vanno al di là della scontata potenza fisica. L’ottima theme song rappresenta un ulteriore elemento a completamento dello scenario offerto.
Ricochet ha impiegato ben poco tempo a far capire all’intero universo NXT di che pasta fosse fatto; doti acrobatiche fuori dalla norma, fisico scolpito, spot di dinamismo e tecnica sopraffina. Partire con una storyline con Velveteen Dream può rivelarsi una scelta azzeccata, bruciando i tempi ed evitando inutili feud con lottatori di medio – basso livello, dai quali nessuno avrebbe potuto beneficiare né in termini di immagine, né di rating interno. Velveteen Dream rientra tra i recenti personaggi meglio riusciti dalle parti di Stamford, qualcosa in parte già visto nel passato, qualcosa di innovativo, intrigante, misterioso e coinvolgente che costituisce uno step ulteriore rispetto a strade già percorse.
Anche la categoria femminile è stata piuttosto rivoluzionata. Il regno di Ember Moon non è durato a lungo, l’impatto di Shayna Baszler è stato devastante e al momento si fatica ad individuare sfidanti all’altezza. Ci sta far riemergere Nikki Cross, il volto femminile della Sanity, con la sua pazzia va oltre ogni rischio e qualsiasi pericolo, non ha alcun timore nel toccare con mano la forza devastante della campionessa. Lo stile delle arti marziali miste contro l’incontenibile follia può rappresentare un buon spot per l’intera divisione in quel di Chicago.
Alle loro spalle le uniche lottatrici da segnalare e potenzialmente in grado di piazzarsi nei quartieri alti sono Kairi Sane, con la quale la federazione proverà a seguire almeno in parte le orme di Asuka, e Lacey Evans, buona tecnica e fisico rilevante. Le sfide che le hanno viste affrontarsi hanno finora garantito equilibrio, buon ritmo e interessanti capovolgimenti di fronte, una buona occasione per testarle in vista di un eventuale push.
Nel frattempo Pete Dunne prosegue a piccoli passi verso un’attitudine face, nessun proclama, nessun gesto eclatante, semplicemente il tradimento subito ad opera di Strong lo sta ulteriormente portando tra le grazie del pubblico, già incantato da un formidabile bagaglio tecnico e da uno spirito ricco di personalità, destinato a non aver paura di niente e di nessuno. L’Undisputed Era pare destinata a comandare in possesso dei titoli di coppia e il titolo del Nord America, anche se il campione UK, al fianco di Oney Lorcan e Danny Burch, sta dimostrando che le mire di dominio della principale stable dello show giovane corrono quotidianamente il rischio di aver durata minore del previsto.