L’emozione più bella
Ha ragione Alessandro Costacurta quando ieri sera, dopo la vittoria per 3-0 della Nazionale Italiana Femminile sul Portogallo che ha sancito il ritorno delle Azzurre ad una fase finale dei Mondiali a vent’anni di distanza dall’ultima partecipazion, ha detto che “questa vittoria è l’emozione più bella del 2018”.
La vittoria e la qualificazione delle ragazze di Milena Bertolini è il sigillo a un anno di lavoro, fatica e sudore, come ha ammesso lo stesso tecnico emiliano a fine gara: “Questa è la vittoria di un gruppo di ragazze fantastiche, in 10 mesi si sono allenate con professionalità e tanta abnegazione. Sono contenta per loro e per chi ha lavorato con me e prima di me per la fortuna del movimento, credo che questo ripaghi tutti dei sacrifici compiuti”.
Ieri sera a Firenze, davanti a oltre 6.500 spettatori, è andato in scena l’atto conclusivo di un cammino fantastico, un risultato straordinario che fa bene a tutto il calcio italiano, orfano quest’anno della partecipazione della compagine maschile alla massima competizione mondiale: la squadra italiana ha dimostrato sul campo in queste gare, battendo il ben più titolato Belgio, di poter colmare il gap con le altre nazioni per tornare a competere ad alti livelli, come fatto negli Anni Novanta quando l’Italia di Carolina Morace perse per due volte in una finale degli Europei. Da allora le altre nazioni hanno progredito e il calcio femminile italiano si è come fermato, in attesa di chissà cosa, forse del professionismo del calcio femminile (il cambiamento della legge n.91 del 1981 che tutto lo sport femminile attende), argomento che ora sembra essere rilanciato dal Commissario straordinario Roberto Fabbricini che ha deciso di passare sotto l’egida della FIGC la Serie A e la Serie B Femminile.
Noi, che da ormai sei anni seguiamo il calcio femminile, siamo assolutamente convinti del fatto che questo traguardo possa rappresentare il trampolino di lancio per tutto il movimento calcistico in rosa italiano e siamo d’accordo con il Direttore Generale Michele Uva quando dice che questa occasione “rappresenterà un volano per il programma di sviluppo del calcio femminile“, sempre che venga sfruttata bene, con la giusta attenzione e la giusta copertura mediatica. Il programma di affiliazioni del calcio maschile nei confronti di quello femminile (Fiorentina, Juventus, Sassuolo, Empoli e ora Roma, Inter e Milan) ha prodotto un innegabile innalzamento del livello della Serie A con molte giocatrici che ora possono finalmente dedicarsi a tempo pieno al mestiere di calciatrici senza dover svolgere un secondo lavoro e questo ha reso il campionato più competitivo e con tante calciatrici italiane che non vedono l’ora di emergere.
E così l’Italia va ai Mondiali: abbiamo già la valigia pronta per poter andare l’anno prossimo in Francia, dove a fare compagnia alle Azzurre per ora ci sono le padrone di casa, la Cina, la Thailandia, l’Australia, il Giappone e la Corea del Sud, insieme al Brasile, al Cile e alla Spagna. Sarà una competizione di assoluto livello, così come lo è stata quella in Canada di tre anni fa che abbiamo seguito e coperto e che ha visto gli Stati Uniti prevalere sul Giappone. È difficile capire dove potrà arrivare questa Italia tra un anno dopo che Bertolini ha ricostruito completamente il gruppo dopo la negativa esperienza dello scorso Europeo e lo ha plasmato facendo nascere una squadra dove determinazione, cuore e carattere la fanno da padrona. Di sicuro, se questi sono i margini di miglioramento, sarà una squadra che nessuno affronterà a cuor leggero. Ovviamente, ça va sans dire, seguiremo anche questa manifestazione fin nei minimi dettagli e abbiamo già pronte delle sorprese per voi. Stay tuned.